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Una fortezza siciliana leggendaria: Castello di Pietrarossa.

  • Sono davvero tanti i motivi che rendono unico questo castello siciliano.
  • Facciamo tappa a Caltanissetta per conoscere uno degli edifici più antichi della città.
  • Proprio qui, secondo leggenda, vi era l’harem in cui fu creato il Cannolo Siciliano.

Tra verità e leggenda, tra storia e mito, i castelli della Sicilia custodiscono racconti incredibili e suggestivi. Anche quelli che oggi conservano solo ruderi, possono dirci molto del passato. Prendete, ad esempio, l’edificio che vogliamo esplorare oggi. Il suo aspetto è singolare e, ricercando le sue origini, si scoprono aneddoti che chiamano in causa uno dei dolci siciliani più noti e famosi. La curiosità è tanta, quindi non resta che metterci subito in cammino verso il Castello di Pietrarossa. Questa fortezza, probabilmente di epoca medievale, si trova a Caltanissetta. Il nome potrebbe indicare il colore dei mattoni che un tempo rivestivano le sue torri, di cui oggi rimane qualche traccia. Si trova su una rocca, proprio a picco di un burrone che dominava la vallata fino al fiume Salso. Già le sue origini sono un po’ controverse: ecco perché.

Castello di Pietrarossa a Caltanissetta

Il Castello di Pietrarossa

Storia del Castello di Caltanissetta

La versione più accreditata vuole che il promontorio del Castello di Pietrarossa fosse abitato originariamente dai Sicani di un vicino villaggio, chiamato dagli storici Nissa. Nel VII secolo vi si stanziarono i siracusani e il promontorio fu attaccato (senza fortuna) dagli ateniesi. I romani, dopo la seconda guerra punica, lo avrebbero utilizzato come fabbrica, prima che cadesse nelle mani degli Ostrogoti. Il nucleo vero e proprio del castello, però, fu edificato dai bizantini tra il 750 e l’800. Alla fine la struttura cadde in mano degli Arabi, che lo ribattezzarono Qalat-an-Nisa. Da Idrisi, nel 1150 circa, Qal’at an-Nisa è ricordata come rocca di bella costruzione. Durante la Guerra del Vespro il castello fu saccheggiato, ma durante il periodo aragonese la struttura raggiunse il massimo del suo prestigio. Era, infatti, sede di tre Parlamenti generali siciliani. Il destino del castello cambiò inesorabilmente nel 1567: volete sapere come mai?

Nella notte del 27 Febbraio 1567, forse per una scossa di terremoto, il Castello di Pietrarossa crollò. Rimasero in piedi solo un muro diroccato, una torre di guardia in pietra viva, terrapieni, bastioni ed un ponte di comunicazione. Parte dell’edificio viene conservata con lavori di manutenzione e contemporaneamente iniziò l’utilizzo della rocca come cava di pietra da costruzione. Nel corso del XVII secolo continuerà la demolizione del castello, parzialmente crollato. La pietra verrà utilizzata per le principali costruzioni dell’epoca. Una piccola curiosità: nel linguaggio popolare è denominato murra di l’Anciuli, con un chiaro riferimento alla limitrofa chiesa di Santa Maria degli Angeli ed al materiale usato poiché il termine murra, nel dialetto siciliano, individua sabbia o pietra rossa. Ora che conosciamo la storia, dobbiamo passare alla parte più curiosa: sapete che proprio qui sarebbe nato il Cannolo Siciliano?

È qui che è nato il Cannolo Siciliano?

Si narra che nel Novecento, durante la dominazione araba, nel Castello di Pietrarossa vi fosse l’harem dell’Emiro. Qui le concubine, per ingannare il tempo durante l’assenza dello sposo, preparavano svariati cibi, tra cui proprio i cannoli. Con la fine del dominio arabo, sarebbe scomparso anche l’harem. Una delle concubine, convertitasi al cristianesimo, si sarebbe recata in un convento, portando con sé la ricetta per fare il celebre dolce con la ricotta. Le suore di clausura avrebbero iniziato a preparare i cannoli durante il Carnevale, poi durante tutto l’anno. Al di là di questo racconto, pare davvero difficile che effettivamente vi fosse un harem, poiché il castello era una fortezza militare. È affascinante, però, vedere quante leggende avvolgano un dolce speciale come il cannolo siciliano.

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