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La Chiesa del SS Salvatore, con la sua celebre Cupola, si trova nel centro storico di Palermo. L’ingresso, infatti, si affaccia su corso Vittorio Emanuele, l’antico Cassaro.

Il suo interno è davvero particolare, così come la vista dalla cupola, e merita indubbiamente una visita. È stata definita una delle sette meraviglie di Palermo. La forma a pianta ellittica e la cupola ovoidale la rendono unica nel suo genere: basta entrarvi per rendersi conto di essere in un luogo molto particolare.

Chiesa del SS Salvatore Palermo

La Chiesa del Santissimo Salvatore, originariamente, sorse come luogo di culto del monastero delle suore basiliane di rito greco, voluto da Roberto il Guiscardo. Successivamente, l’istituzione religiosa fu successivamente protetta e beneficiata da re Ruggero II di Sicilia.

Chiesa del SS Salvatore di Palermo - Foto Wikipedia

Foto Wikipedia

Il monastero basiliano e l’annessa risalgono alla fine del XII secolo, subito dopo la conquista normanna della città. Nel 1528 l’antica chiesetta normanna risorse in proporzioni più vaste, suddivisa in tre navate e con la facciata rivolta sull’attuale salita del SS. Salvatore. Il vuoto sopra il semplice portale fa pensare che il prospetto possa essere incompiuto.

Nel 1943, un bombardamento distrusse completamente l’interno. Finirono in polvere le decorazioni marmoree e in stucco, comprese quelle della cupola. La chiesa conteneva numerose opere d’arte, in parte andate distrutte.

Il restauro seguì criteri scientifici e mostra ora chiaramente il contrasto tra l’originaria decorazione superstite e quella reintegrata, saggiamente lasciata in bianco. I restauri avvennero intorno al 1959 e l’architetto Franco Minissi trasformò la chiesa in auditorium.

La pianta dell’edificio è un dodecagono allungato, circoscritto da un’ellisse il cui asse maggiore è una continuazione del centro dell’ingresso. Ciò che colpisce maggiormente l’immaginazione è il fastoso interno, interamente decorato da marmi policromi, stucchi ed affreschi.

A proposito di questi ultimi le fonti attribuiscono quelli del cupolino che chiude il cappellone maggiore a Filippo Tancredi del 1705 con l’Adorazione dell’Agnello Mistico e quelli che decorano il vestibolo d’ingresso e la volta (1765) al grande artista palermitano Vito D’Anna. Si tratta della guarigione di un bimbo per intercessione di San Basilio e la Predica di San Basilio, le figure allegoriche della Fortezza, Prudenza, Temperanza e della Giustizia nel vestibolo, quelle della Fede e della Carità nei pennacchi.

Il Di Giovanni (in Le opere d’arte nelle chiese di Palermo, Ms. del XIX secolo) scrive che la chiesa del Santissimo Salvatore ” … è di figura ellittica, coperta da una grandissima cupola la di cui pittura che rappresenta il Paradiso è opera magnifica del palermitano cavaliere Vito D’Anna fatta nel 1765 ultimo anno di sua vita …”.

Cupola del SS Salvatore

Dalla cupola del SS Santissimo Salvatore è possibile osservare tutta la città. Una vista indubbiamente privilegiata su Palermo, che riesce ad abbracciare tanti suggestivi angoli della città: da Monte Pellegrino al Teatro Massimo, da Ballarò al porto.

Dall’alto si guardano i tetti di tanti palazzi nobiliari e le cupole del centro storico. Con lo sguardo si arriva fino a Monreale.

La cupola del Santissimo Salvatore è stata edificata nel 1690, ma è andata distrutta durante la guerra ma, nel 1959, l’architetto Minissi l’ha restaurata, sia all’interno che all’esterno.

Credit foto interna

Foto in evidenza Luisa Cassarà

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