Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La costa di Palermo cambia volto. Il tratto compreso tra Villabate e Isola delle Femmine verrà suddiviso in lotti e assegnato con un bando pubblico per 6 anni. Questa la proposta varata la settimana scorsa dalla giunta comunale di Palermo, su cui si basa il Piano di utilizzazione delle aree demaniali marittime, presentato dal sindaco Leoluca Orlando, dall’assessore all’Ambiente uscente Sergio Marino e dal nuovo Giusto Catania.

Il Piano deve passare ora al vaglio dell’ufficio Territoriale Ambiente della Regione e del Consiglio comunale. Sarà approvato nei prossimi 18 mesi, previo un percorso di consultazione con i cittadini, che potranno fare proposte e osservazioni.

Sono previsti circa 80 lotti per 180 mila metri quadri, che verranno destinati a: 45 spiagge attrezzate,11 punti di ristoro; sei ristoranti; campi sportivi da spiaggia. In programma, inoltre, la realizzazione di una pista ciclabile da 25 km parallela alla costa, l’esproprio della strada privata che porta a Capo Gallo, un parco alla foce del Fiume Oreto ed una cittadella della nautica.

Non tutta l’area di costa è interessata dal Piano, che tiene conto dei vincoli urbanistici già esistenti e della presenza delle concessioni demaniali marittime rilasciate in passato.

“Per la costa palermitana – ha spiegato il sindaco Orlando – può essere una vera rivoluzione, con il mare finalmente restituito e fruibile dai cittadini. Speriamo che fino alla approvazione definitiva del Piano nessuno pensi di fare o autorizzare altre cose che andrebbero in direzione opposta. E’ un altro strumento di pianificazione per lo sviluppo di Palermo sempre più in chiave turistica, legata al rispetto e alla valorizzazione del territorio”.

“Il Piano è uno straordinario strumento di pianificazione – hanno aggiunto Marino e Catania – che rende evidente quale è la direzione verso la quale la città vuole andare; una direzione fortemente voluta dai cittadini in questi anni hanno dato vita a comitati ed associazioni per la riappropriazione e la tutela della costa”.

Foto di Alessandro Di Vico

Articoli correlati