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Subito dopo aver partorito, una donna ha detto ai medici di non tagliare il cordone ombelicale del bambino. È accaduto venerdì pomeriggio all’ospedale di San Daniele in Friuli Venezia Giulia. Come riporta il "Messaggero Veneto", i sanitari hanno risposto a lei e al compagno che ci potevano essere complicazioni pericolose senza il distacco del cordone ombelicale, fonte di nutrimento e ossigeno al feto solo durante la gravidanza. La coppia era ferma nella sua posizione tanto che ha cominciato anche riprendere quanto stava accadendo e a minacciare i medici di denunciarli se avessero reciso il cordone e fatto i trattamenti medici che di solito si fanno a neomamma e neonato.

Sono stati invece i medici a chiamare la procura perché le condizioni del bambino, a loro parere, peggioravano e aveva bisogno dell’intervento di un pediatra oltre che del taglio del cordone ombelicale. Dalla procura è arrivato il via libera a fare tutto il necessario per salvare il bambino. Il Procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo, ha definito l’episodio un "segno triste dei tempi, che dimostra a che punto è arrivata la medicina preventiva. Ovviamente abbiamo risposto che devono salvare il bambino. La missione dei medici è salvare vite. Nel momento in cui sussiste un pericolo di vita, il trattamento sanitario va fatto. I medici devono essere liberi e sereni nello svolgere il loro lavoro per salvare i pazienti. Evitare le denunce è impossibile, ma qualora arrivasse, chiaramente archivieremo. Se al contrario il neonato fosse morto in assenza di intervento, in quel caso sì che avremmo aperto un fascicolo d’indagine".

La pratica di attendere il distacco naturale di placenta e annessi fetali si chiama Lotus birth. Il nome Lotus è quello dell’infermiera californiana Clair Lotus Day che ha richiesto per la prima volta, nel 1974, alla nascita di suo figlio, che non fosse tagliato il cordone ombelicale. La Lotus Birth è sconsigliata dalla società italiana di neonatologia che segnala "troppi rischi e vantaggi solo ipotizzati". Secondo i sostenitori della pratica il distacco naturale della placenta avviene quando bambino e placenta hanno concluso il loro rapporto. Sarebbe un modo più dolce e rispettoso per entrare nella vita. Per l’associazione, invece, "il pericolo di infezioni che potrebbero mettere a rischio la salute e anche la vita del bambino non è infondato. I vantaggi ipotizzati di un maggiore passaggio di sangue dalla placenta al neonato, infatti, vengono meno dopo pochi minuti, quando il cordone smette di pulsare, mentre elevato può essere il rischio di infezione".