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Il Giardino del Biviere di Maria Carla Borghese si trova a Lentini, provincia di Siracusa, e vanta origini mitologiche. Leggenda narra che Ercole, figlio di Giove, portò qui in dono a Cerere, dea delle messi, la pelle del leone Nemeo, da lui sconfitto, e che qui creò un lago che da lui prese il nome (Lacus Erculeus). Nei secoli il lago cambiò nome: gli arabi lo chiamarono Beverè, abbeveratoio di greggi e vivaio di pesci.

Nell’archivio di Stato di Palermo è conservato il documento originale dell’editto di re Martino che, nel 1392, concedette il feudo “di Lentini” a un antenato per parte materna di Don Scipione Borghese. Il lago, ricco di fauna e flora lacustri, fu poi prosciugato negli anni Trenta per scongiurare la malaria.

La proprietà smise di essere frequentata da pescatori e cacciatori e cadde in abbandono, circondata solo da pietre e polvere. Oggi, grazie alla passione di chi vi abita, è diventata un giardino mediterraneo molto particolare.

Il Giardino del Biviere oggi

L’antico porto, chiuso da massi, è diventato un verde invido alla facciata principale della Casa del Biviere. Sui moli restaurati c’è una grande collezione di succulente. Il visitatore osserva spazi in cui l’armonia ha i colori dell’arancio e il profumo del gelsomino. Qui si trovano palme, Jacaranda, Parkinsonia, rose e Yucca. Un esemplare inusuale di Xanthorrea arborea sdraiata fronteggia la cappella di Sant’Andrea e offre uno dei tanti spunti di sosta per soffermarsi a contemplare la bellezza di un luogo che sembra essere sospeso nel tempo.

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