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Le Vie dei Tesori tornano in due borghi-gioiello: Sambuca di Sicilia e Naro. Le due località saranno visitabili con lo stesso coupon da sabato 12 settembre: partirà prima Sambuca mentre il 26 e 27 settembre si aggiungerà anche Naro. Parte, dunque, l’edizione 2020 della manifestazione, che quest’anno include 15 città e offre, come al solito, un ricco calendario di eventi, tra luoghi aperti ed esperienze molto particolari.

Le Vie dei Tesori a Sambuca

A Sambuca sono 12 i luoghi da scoprire o da riscoprire. Con un collegamento netto tra il cuore antico di Zabut e le sue immediate vicinanze, sulle tracce di personaggi illustri che qui hanno scelto di vivere. Tra questi, il “pittore degli umili” Gianbecchina di cui si visiteranno sia la pinacoteca cittadina che la casa-studio sulla collina di Adragna. E ancora, si cercheranno le passioni dello scrittore (ignorato alla massa), amico di Verga e Capuana: a Emanuele Navarro della Miraglia è dedicata un’importante biblioteca allestita dalla Banca Sicana. Si potrà scoprire anche la “macchina” ottocentesca nascosta nella Torre dell’Orologio, che si raggiungerà con un ripida scaletta a chiocciola. Riaprirà le porte, dopo un lungo restauro, la Chiesa della Concezione con il suo bellissimo portale arabo normanno, monumento nazionale, che proviene dall’ormai distrutta chiesa di San Nicolò di Adragna. E un portale simile c’è anche nella Chiesa di San Giuseppe che invece risale al Seicento e nasconde straordinari affreschi di scuola palermitana e del sambucese fra’ Felice.

Ancora, si potranno visitare: le antiche Purrere, le cave di pietra che corrono sotto il borgo; la casa natale del primo sindaco di Sambuca post Liberazione, Tommaso Amodeo, un intero complesso fatto di ambienti diversi, ex vicoli, slarghi, terrazze, scale e salottini, con un inaspettato giardino mediterraneo; la chiesa di Santa Caterina che faceva parte del monastero e è un vero tripudio; la seicentesca chiesa del Purgatorio dove da poco più di un anno è aperto il MuDiA, il Museo Diocesano; il rinascimentale Palazzo Panitteri con la bella collezione di reperti dagli scavi a Monte Adranone (che si raggiungerà durante la passeggiata); la collezione di sculture tessili della francese Sylvie Clavel; e infine, il Teatro l’Idea, creato da cinque imprenditori a metà ‘800, piccolino ma con una stagione seguitissima. Previste, inoltre, due passeggiate, condotte da Antonella Di Giovanna. La prima condurrà tra i vicoli saraceni, nel cuore antico di Zabut. Nell’altra si salirà fino all’area archeologica di Monte Adranone, a mille metri d’altezza, sulle tracce della comunità che già nel IV secolo a.C. viveva questa città-fortezza.

Le Vie dei Tesori: cosa vedere a Naro

Naro accoglierà Le Vie dei Tesori sabato 26 e domenica 27 settembre. Saranno aperti 7 siti. Si va dalla sacrestia di San Francesco con i suoi estrosi armadi intagliati, a Santa Caterina con le (poche) tracce degli affreschi attribuiti a Cecco da Naro, pittore che Manfredi Chiaramonte portò con sé a Palermo affidandogli il soffitto dello Steri, al convento di San Francesco che ospita la Biblioteca Feliciana, un tesoro enorme di 24 incunaboli, 500 cinquecentine, 56 manoscritti, un codice pergamenaceo in gotico miniato in oro; e una bibbia poliglotta in 8 lingue del 1657. Al Museo Civico si scopre la collezione di opere donate da Bruno Caruso e al Santuario di San Calogero si prega il santo Nero. Due le passeggiate, una alla scoperta di Naro barocca, tra monasteri e cappelle nobiliari; e un’altra tra le viuzze attorno via Vanelle, percorribili solo a piedi.

Per tutte le informazioni, potete cliccare qui: www.leviedeitesori.it.

Foto Wikipedia

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