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"Mi aveva rimproverato perché il tavolo era sporco, c'erano troppe briciole. Abbiamo iniziato a insultarci e in non ci ho visto più": il 30enne biellese Dimitri Fricano ha confessato l’omicidio della fidanzata Erika Preti, 28 anni, avvenuto il 12 giugno scorso a San Teodoro, durante una vacanza in Sardegna. Era l’unico indagato ma in queste settimane aveva sempre raccontato di una rapina finita male. "Mentre litigavamo, lei mi ha colpito alla testa con un fermacarte in pietra", ha detto agli inquirenti. Il cadavere della ragazza era stato trovato nella cucina di un appartamento: è morta a causa di una serie di ferite da arma a taglio al collo. Il compagno, trovato dai soccorritori anche lui con ferite multiple provocate da un coltello, era l'unico indagato per omicidio volontario.

Fricano ha confessato di essere stato lui a uccidere la fidanzata con due coltellate alla gola. Una confessione che arriva oltre un mese dopo il delitto. Tutto è avvenuto nel giorno in cui la coppia aveva programmato una gita a Tavolara con un gommone in affitto. In auto già pronti gli zaini con i costumi da bagno e gli asciugamani. Poco prima della tragedia stavano preparando i panini per la giornata fuori. La coppia di amici dai quali erano ospiti era stata ascoltata dagli inquirenti e aveva raccontato che tra i due, fidanzati da circa 10 anni, non c'erano dissapori.