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Tra le vittime del drammatico crollo del tetto del Jet Set Club di Santo Domingo c’è anche lo chef siciliano Luca Massimo Iemolo. Di origini catanesi, aveva 48 anni, era sposato e papà di 2 figli: si trovava nel locale per assistere al concerto del cantante di merengue Rubby Pérez, rimasto anche lui ucciso, quando la struttura ha ceduto.

La sua famiglia ha sperato in un miracolo fino all’ultimo. Sapevano che era tra il pubblico, quella sera, ma hanno mantenuto viva la speranza che potesse essere tra i sopravvissuto. La notizia del ritrovamento del corpo del 48enne sotto le macerie ha spento ogni speranza.

Luca Massimo Iemolo si era diplomato all’istituto alberghiero, quindi aveva fatto esperienza tra cucine italiane ed estere. Si era trasferito l’anno scorso nella Repubblica Dominicana, per iniziare a lavorare come chef al ristorante Sarah di Santo Domingo. Una nuova avventura che lo entusiasmava: sui social, infatti, aveva condiviso nel mese di marzo un messaggio carico di entusiasmo: “Si inizia a volare“.

Proprio il team del ristorante in cui lavorava ha voluto ricordarlo con un post pubblicato su Instagram: “Siamo particolarmente addolorati per la perdita del nostro chef, Luca Massimo Iemolo, un professionista appassionato di cucina, che ha vissuto la sua professione con dedizione, devozione e rispetto”, si legge. “Il suo impegno in ogni piatto, il suo amore per i sapori e il suo modo di lavorare in squadra hanno lasciato un segno che non dimenticheremo. Ci uniamo al dolore della sua famiglia, dei suoi amici e di tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di conoscerlo e stare con lui. Allo stesso modo, accompagniamo nel dolore ciascuno che oggi affronta la perdita di una persona cara in questa tragedia. Che il suo ricordo resti vivo in tutto ciò che lo inspirò e nella passione che trasmetteva con la sua arte”, conclude il post.