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Il salone più celebre dello storico albergo palermitano.

  • Sala Basile di Villa Igiea, un trionfo di stile Liberty.
  • Nota anche come Sala degli Specchi, è impreziosita da affreschi affascinanti.
  • Ammirandola, si accede a un mondo elegante e incantato.

La storia dell’hotel Villa Igiea di Palermo è decisamente interessante. La struttura sorse tra il 1899 e il 1901. A volerne la costruzione fu l’ammiraglio inglese Doomville, che la pensò in pieno stile neogotico. Fu dunque acquistata dalla famiglia Florio, che decise di affidare le modifiche alle sapienti mani dell’architetto Ernesto Basile. Nella visione originaria, avrebbe dovuto essere un sanatorio, ma la destinazione d’uso fu cambiata in corso d’opera. La realizzazione degli affreschi parietali venne data al pittore siciliano Ettore De Maria Bergler, mentre degli arredi si curò Vittorio Ducrot. Al termine degli interventi la villa prese le sembianze di un meraviglioso castello, con torrette e merli. Basile, Bergler e Ducrot diedero vita a uno straordinario esempio di Stile Liberty Siciliano, sulla scia dei temi inglesi dell’Arts and Crafts. Ancora oggi si ammirano alcuni ambienti molto suggestivi: il più bello è sicuramente la Sala Basile o Sala degli Specchi.

Sala Basile di Villa Igiea, un mondo incantato

La Sala fonde perfettamente decorazioni architettoniche e pittoriche. Gli affreschi trasportano l’osservatore in una dimensione quasi onirica, tra delicate figure femminili, fiori eleganti e movimenti leggiadri. Gli specchi e il legno incorniciano gli spazi, amplificati proprio dai riflessi. Le pitture realizzate da Bergler si uniscono con un’armonia eccelsa al mobilio e alle architetture pensate da Ducrot e da Basile. Una piccola curiosità: avrete sicuramente ammirato la Sala Basile di Villa Igiea nel film “Johnny Stecchino“, di e con Roberto Benigni. L’hotel fu uno dei luoghi più amati dall’alta borghesia e dall’aristocrazia della Belle Epoque, che amava partecipare agli eventi di Donna Franca Florio. In seguito al declino iniziato nel secondo decennio del Novecento, divenne anche un ospedale. Dopo diversi passaggi da una proprietà all’altra, ha riaperto come albergo di lusso nel 2021, sotto l’insegna Roccoforte e in seguito ad alcuni interventi di restauro. Foto: Luisa Cassarà (tutti i diritti riservati).

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