- Beni del San Domenico Palace di Taormina all’asta.
- Tra altari, scene sacre e ceramiche di Caltagirone, sono ben 292 “tesori“.
- Chiunque li acquisti, però, deve rispettare una condizione molto particolare.
Quasi 300 beni tra altari, scene sacre e ceramiche di Caltagirone. Questo è parte del patrimonio culturale del San Domenico Palace di Taormina. Per la precisione 292 “tesori” che saranno messi all’asta, in tre fasi a lotto unico, poi a singoli lotti.
Tutti i beni interessati dall’iniziativa sono sottoposti a un particolare vincolo, che impedirà a chiunque se li aggiudicherà di portarseli a casa. Dovranno rimanere esattamente dove si trovano, per un motivo ben preciso, che vi spieghiamo subito.
San Domenico Palace mette i beni all’asta
I beni del San Domenico Palace messi all’asta non potranno essere portati a casa. L’ex convento, fondato nel 1374 da Damiano Rossi (principe di Cerami e membro della famiglia Altavilla che si fece frate), è stato in gran parte musealizzato dalla Regione Siciliana. Ciò implica che gli arredi sono inamovibili dai luoghi in cui si trovano.
Per mantenere e riservare questi capolavori nell’insieme che li contestualizza, vanno lasciati dove sono. Chi se li aggiudicherà sarà riconosciuto come contributore della conservazione dei lotti. Diventerà comunque un coprotagonista della storia dell’Hotel San Domenico e dell’arte siciliana.
La struttura è uno degli alberghi storici di Sicilia. Trasformato in complesso alberghiero nel 1896, oggi continua la sua attività sotto l’insegna Four Seasons. Nel corso degli anni ha ospitato tantissime personalità e volti noti di tutto il mondo.
All’asta andranno 292 beni, per tre sedute a lotto unico (nelle giornate del 30 novembre e 31 dicembre 2021 e 31 gennaio 2022), poi a singoli lotti. Tutte le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito della Bonino. Bonino ha già curato le vendite degli arredi di degli hotel Villa Igiea, Des Palmes e Excelsior di Palermo, Excelsior di Catania e Des Etrangers di Siracusa. Gli arredi del San Domenico sono tutt’ora proprietà di Amt Real Estate, che ha ceduto l’Hotel al Gruppo Statuto nel 2016 nell’ambito del concordato preventivo del Gruppo Acqua Marcia.
