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La Valle dei Templi di Agrigento non smette di stupire. A conclusione della campagna di scavi nella zona dell’antico teatro ellenistico, sono emerse preziose testimonianze del passato, tra cui ambienti, mura, oggetti e tanto altro.

La Valle dei Templi restituisce tesori

Quest’anno le indagini hanno visto la partecipazione dell‘Università di Catania e dal Dicar del Politecnico di Bari e hanno dato «risultati di straordinario interesse per la conoscenza della storia dell’area, soprattutto per le fasi precedenti alla costruzione dell’edificio teatrale e per quelle successive al suo abbandono», spiega il Direttore del Parco, Roberto Sciarratta.

In questi mesi sono emerse non solo parti del prezioso teatro ellenistico, ma anche un pezzo importante della storia urbana greca e romana di Agrigento. Nei pressi del teatro, infatti, è stato scoperto un edificio tardo arcaico, forse una fontana, ma anche un imponente sistema di terrazzamenti che permetteva di superare il dislivello tra la plateia e l’agorà, oltre a diverse altre strutture idriche, fontane e una grande cisterna databile intorno al V secolo a.C.

Fra le scoperte più eclatanti, il rinvenimento dei resti di un complesso di edifici dedicati al culto databile a partire dal VI secolo dopo Cristo che presenta dei pavimenti a mosaico. Durante gli scavi, sono emersi anche i sedili del teatro, scoperta che consente agli archeologici di avere un quadro più chiaro sulla morfologia planimetrica della struttura classica.

La campagna ha avuto inizio lo scorso 23 maggio e si chiude domani, 30 giugno. È in corso alla Valle dei Templi un secondo cantiere di scavo, nel tratto della campagna tra il Tempio di Giunone ed il Tempio della Concordia.

Qui sono riemersi due isolati e ampie porzioni di due abitazioni, con un oikos, il cuore della casa con tante ceramiche, contenitori da dispensa, lucerne, un piede di louterion, monete in bronzo, attrezzi da carpentiere e uno straordinario oggetto in bronzo.

Foto: Alun SaltLicenza.

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