Ci sono dei verbi che anche noi siciliani abbiamo ormai dimenticato e pressoché abolito dal nostro dialetto, sostituendoli con dei sinonimi o con delle forme “ambigue”, magari direttamente “sicilianizzate” dall’italiano. Eccovene 10 esempi, sperando che qualcuno se ne ricordi, e magari torni a riutilizzarli. Se ne avete di altri, magari più strani ed obsoleti riportateli; tenete conto del fatto che spesso in Sicilia la stessa parola può cambiare anche da provincia a provincia se non addirittura da città in città, assumendo significati diversi o comunque non sempre uguali.
ABBADDUTTULIARISI – Raggomitolarsi / Rannicchiarsi
CIRMUNIARI – Sparlare con malvagità
ATTIMATICARI – Insistere su una cosa per averne ragione
FRICICHIARI – Pizzicare od anche Pungere
GARGIULIARI – Voglia di dir cose che non si possono dire
PIRCANTARI – Ammaliare, Incantare, Stupire
‘NZUNZARI – Sporcare
CUSCIULIARI – Stare sempre in giro
ARRIMIGGIARI – Cercare per casa rimescolando tutto
RRUMMICHIARI – Borbottare
Nando Cimino