Ricette Pescestocco In Padella Ricetta Tipica siciliana Il Pescestocco in padella è uno dei piatti più popolari nella provincia di Messina. Non vorrei dire una sciocchezza, ma credo proprio che sia la pietanza più rappresentativa dei messinesi. Si tratta di una ricetta corposa, robusta e gustosa. Costituisce un piatto unico e lo si deve accompagnare con del sincero vino rosso. Ricetta Pescestocco in padella Ingredienti per 4 persone 8 pezzi di stoccafisso norvegese già ammollato; 1500 g di patate novelle medie; 200 g di passato di pomodoro; 300 g di cipolle; 100 g di gambi di sedano; 50 g di capperi; 200 g di olive verdi in salamoia; 100 cl di olio d'oliva; sale e pepe nero (a piacere). Procedimento Prendete una terrina e riempitela abbondantemente di acqua. Versate al suo interno i capperi in modo da..
Paesi e città Alla scoperta di Custonaci, tra marmi, storia e natura Custonaci, in provincia di Trapani, si trova all'estremità orientale del golfo di Bonagia, più precisamente su una collina. Si trova a due passi da numerose località turistiche della zona, come San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo. Il suo territorio è diviso in caratteristiche frazioni: Sperone, Assieni, Santa Lucia - Piano Alastre, Purgatorio, Baglio Messina, Baglio Mogli Belle e Scurati. È denominata "Città internazionale dei marmi" per l'insistenza nel suo territorio del secondo bacino marmifero d'Europa, con circa 100 cave in attività e una cinquantina di opifici industriali. Storia di Custonaci Un decreto del 1241 del Re Federico II di Svevia concesse tredici “Casalia Inhabitata” all'università di Monte San Giuliano (l'attuale Erice), con lo scopo di aggregare gli “habitatores” su un vasto territorio circostante per la crescita della popolazione...
Paesi e città Saponara,il paese siciliano che deve il suo nome a una pianta Saponara, in provincia di Messina, prende il suo nome dalla pianta Saponaria Officinalis, un tempo molto diffusa nel territorio e in grado di produrre schiuma a base detergente. Questa località si sviluppa sulle pendici del versante settentrionale dei Monti Peloritani, lì dove il torrente Cardà confluisce nel torrente Perarella, formando il torrente di Saponara. In tempi recenti è salita agli onori della cronaca per l'iniziativa della vendita di case a 1 euro. Le sue origini sono molto antiche, ma non è stato individuato il momento esatto in cui venne fondata. L'ipotesi più accreditata fa risalire la sua fondazione all'anno Mille. A sostegno di questa tesi, la presenza del Castello sulla collina che sovrasta il paese, che è alta 321 metri. Oggi vi sono soltanto i ruderi, ma si pensa che..
Turismo Ecco dove trovare i presepi viventi in Sicilia Con l'arrivo del Natale, si rinnova la tradizione dei Presepi Viventi in Sicilia. In diverse province della nostra regione prendono vita numerosi appuntamenti, che danno vita alle località e le avvolgono di un'atmosfera magica. Gli antichi mestieri rivivono grazie ai personaggi, in un perfetto connubio di storia e fede. Alcuni dei presepi viventi siciliani rappresentano vere e proprie istituzioni: anno dopo anno, decennio dopo decennio, sono diventati un momento irrinunciabile durante il Natale in Sicilia. Oggi li conosceremo meglio. Vi consigliamo di consultare i siti o le pagine Facebook delle diverse manifestazioni, per essere sicuri di orari e costi. Presepi Viventi in Sicilia Presepi Viventi Palermo A Collesano, i visitatori saranno trasportati indietro nel tempo, rievocando le tipiche atmosfere della tradizione, tramandate da generazioni, in cui i ricordi diventano racconto..
Prodotti Ecco tutti i tipi di sfincione che puoi mangiare in Sicilia Quanti tipi di sfincione ci sono? Forse non tutti lo sanno, ma oltre alla ricetta più tradizionale, cioè quella dello sfincione palermitano, vi sono molte altre, gustose varianti. Lo sfincione è senza ombra di dubbio il re dello street food siciliano. Una morbida pasta lievitata, un ricco condimento, tanto gusto e una antica tradizione: una sorta di pizza, che però differisce sia nella consistenza che nei sapori. Imitare il tradizionale sfincione di Sicilia è difficile. LEGGI ANCHE: Cosa fare a Palermo in 24 ore Quanti tipi di sfincione esistono? Sfincione palermitano. Quello più classico, rosso, condito con pomodoro, cipolla, acciughe e caciocavallo. Lo si trova nei panifici o nei classici carretti agli angoli delle strade o nei mercati storici. [caption id="attachment_35200" align="aligncenter" width="500"] Lo Sfincione Palermitano[/caption] Sfincionello. Di forma allungata,..
Enogastronomia Cosa si mangia per la Festa dell’Immacolata in Sicilia? Cosa si mangia per la Festa dell'immacolata in Sicilia? Quando inizia il mese di dicembre, comincia quel periodo dell'anno in cui si sussegue una festa dopo l'altra. Ad aprire le danze è proprio questa ricorrenza, che cade giorno 8 dicembre. In realtà, già la sera del 7 ci si riunisce, per condividere insieme tante buonissime ricette della tradizione. In previsione della Festa dell'Immacolata, abbiamo pensato di condividere con voi i piatti che sicuramente non mancheranno sulle tavole siciliane. Ovviamente, ognuna delle province ha le sue variazioni sul tema: se volete, raccontatecele nei commenti! Festa dell'Immacolata in Sicilia menù Cardi in pastella. Tra la cucina siciliana e le fritture è vero amore. Le verdure in pastella, croccanti e dorate, sono un classico esempio di "Uno tira l'altro". Servite ancora fumanti, sono..
Cultura&Spettacoli L’Hotel Villa Igiea riaprirà a giugno dopo il restauro C'è una data per la riapertura dell'Hotel Villa Igiea di Palermo, uno dei più famosi della Sicilia. Il prossimo primo giugno, sotto l'insegna Rocco Forte, si apriranno nuovamente le porte della struttura in stile liberty, uno dei luoghi simbolo della storia della città. Proprio qui, infatti, ha vissuto la famiglia dei Florio, che ne fece un centro nevralgico della mondanità internazionale. L'albergo vanta una invidiabile posizione sul mare e ha uno splendido giardino mediterraneo. Olga Polizzi, director of design del gruppo, intende valorizzare i dettagli Art Nouveau dell'epoca, firmati da Ernesto Basile, che venne incaricato da Ignazio Florio jr. La ristrutturazione degli interni procede con la collaborazione di Paolo Moschino, interior designer italiano di stanza a Londra. "La ristrutturazione è un dono" ha detto Sir Rocco Forte, Fondatore e Chairman..
Ambiente&Animali Il sindaco di Realmonte vieta l’accesso alla Scala dei Turchi Vietato l'accesso alla Scala dei Turchi. Il sindaco di Realmonte (Agrigento) ha vietato l'accesso e la fruizione della zona ovest per motivi di sicurezza, dopo la caduta di un gran numero di sassi. Nei giorni scorsi l'associazione MareAmico Agrigento aveva segnalato lo stato della bellissima scogliera, che richiama durante tutto l'anno tantissimi turisti e visitatori. Nelle giornate di maltempo dei giorni scorsi, infatti, sono caduti molti massi e i turisti sono saliti fin dove si trovano le pietre cadute. La Scala dei Turchi era stata riaperta alla fruizione alcuni mesi fa, dopo il crollo sul lato est, ripristinato con un'opera di disgaggio finanziata dalla Regione Siciliana. "Resta ancora in piedi il problema della guardiania dell’importante sito e dei relativi controlli - fa sapere Mareamico -. Questo è un luogo a..
Economia&Lavoro Lavoro Poste Italiane, si cercano portalettere in Sicilia Lavoro Poste Italiane, si cercano portalettere anche in Sicilia. Le domande vanno presentate entro domenica 8 dicembre. Lavoro Poste Italiane, come candidarsi Per quanto riguarda i requisiti, i candidati devono possedere il diploma di scuola media superiore o il diploma di laurea anche triennale. Nel dettaglio, il voto minimo per il diploma è 70/100, mentre per la laurea 102/110. Le candidature senza voto del titolo di studio verranno automaticamente scartate. Un altro requisito fondamentale per tutti è la patente di guida in corso di validità per la guida del motomezzo aziendale, mentre soltanto per la provincia di Bolzano è necessario essere in possesso del patentino del bilinguismo. È inoltre necessario possedere l'idoneità generica al lavoro che, in caso di assunzione, dovrà essere documentata dal certificato medico rilasciato dalla USL/ASL di..
Economia&Lavoro Nuovi voli per la Sicilia: DAT attiva i collegamenti verso Brindisi da Palermo e Catania Dal prossimo mese di giugno saranno operativi due nuovi collegamenti per la Sicilia. La compagnia aerea DAT attiverà i voli da Brindisi verso Palermo e Catania. I voli avranno una frequenza settimanale, ogni sabato, e saranno operativi dal 27 giugno al 5 settembre. «I collegamenti con Palermo e Catania - dichiara Tiziano Onesti, Presidente di Aeroporti di Puglia - rappresentano una novità assoluta per l’Aeroporto del Salento di Brindisi. Il Piano strategico di Aeroporti di Puglia attribuisce particolare importanza all’attivazione di rotte, non solo internazionali, da/per aree con elevato potenziale di traffico. La Sicilia rientra sicuramente tra queste. Connessioni non solo verso le tradizionali destinazioni domestiche rappresentate dai grandi centri - Roma e Milano in primis -, ma anche verso il Sud e tra il Sud, sensibili a mettere in..
Ricette La ricetta dei carciofi fritti: uno tira l’altro Carciofi fritti, una ricetta semplicissima e gustosa. Un antipasto perfetto: croccante e dorato all'esterno, gustoso all'interno, con tutto il buon sapore dei carciofi. In Sicilia questa pietanza si consuma tradizionalmente durante le festività di dicembre, in particolare per la vigilia dell'Immacolata, la sera del 7 dicembre. Affinché i carciofi fritti vengano bene, è fondamentale scegliere con cura i carciofi. Per l'Immacolata, questo antipasto si accompagna di solito a cardi in pastella e broccoli in pastella. Apprezzatissimi sono anche i carciofi in pastella. Anche solo parlarne ci ha fatto venire una gran fame: ecco per voi la ricetta, passo dopo passo. Carciofi fritti ricetta Ingredienti per 4 persone 6 carciofi 1 limone sale olio extravergine d'oliva Procedimento Spuntate i carciofi e privateli delle foglie esterne più dure. Tagliateli in quarti ed..
Prodotti Frutti Siciliani dimenticati: ecco 4 sapori antichi che pochi ricordano Nel vasto panorama dei prodotti della Sicilia, ve ne sono alcuni dei quali non ci ricordiamo più: oggi vogliamo parlare proprio di alcuni frutti siciliani dimenticati. Questi, un tempo, erano utilizzati in cucina e abbastanza diffusi, ma oggi sono per lo più un ricordo. Non tutti ne conoscono il nome, altri non li hanno mai visti se non in foto. Eppure, alcuni di questi sono ancora assai presenti nella nostra bella isola. Iniziamo da li caccami, frutti dolci che un tempo si vendevano anche per strada. Sono i frutti del bagolaro, un grosso albero con il legno chiaro, duro, tenace ed elastico, di lunga durata. Questo albero attecchisce facilmente ed è anche longevo. Può diventare plurisecolare. I frutti, che in Sicilia vengono chiamati caccami, hanno prima un colore giallo o..
Ricette Brioche siciliane con il Bimby, la ricetta facilissima Brioche siciliane con il Bimby, sapete come prepararle? Oggi vedremo insieme come cucinare questo classico della cucina siciliana utilizzando il famoso robot da cucina. Le brioche con il tuppo sono perfette per la colazione, meglio ancora se accompagnate da una granita fatta in casa. Ingredienti 500 g di farina 0 100 g di zucchero semolato 15 g di lievito di birra 5 g di sale 50 g di margarina 125 g di acqua 1 tuorlo 1 bustina di vanillina 1 uovo sbattuto un po' di latte Procedimento Mettere nel boccale l'acqua con il lievito e mescolare per 1 minuto a velocità 4 - 37°. Aggiungere 50 g di farina e proseguire per 1 minuto, alla stessa velocità. Mettete di lato mezzo uovo sbattuto, vi servirà per spennellare le brioche. Fate..
Prodotti Agrumi siciliani, un’eccellenza invidiata in tutto il mondo Gli agrumi siciliani non temono confronti. Sono ritenuti tra i migliori al mondo e sono diventati un simbolo stesso della nostra isola. Basta pensare ad arance, limoni, mandarini e cedri per avere subito davanti l'immagine del paesaggio siciliano. Nonostante non siano autoctoni, gli agrumi sono un vero e proprio motivo di vanto per la Sicilia. Questi frutti, originari della Cina e dell'India, sono giunti in Europa in epoca romana, ma sono stati realmente "addomesticati" dagli arabi nel IX secolo. Fino al XV secolo in Europa circolava soltanto l'arancio amaro, mentre per avere il mandarino è stato necessario aspettare fino al XIX secolo. Il primo agrume arrivato in Occidente fu il cedro (citrus medica): venne introdotto in Italia durante l'impero romano e aveva anche un significato religioso. Nella nostra Sicilia, il..
Ricette Ricetta dei Nocattoli, i dolci tipici di Nicosia I Nocattoli sono dolci siciliani dalla tradizione antica, tipico di Nicosia, nell'Ennese. Si tratta di una fragrante base di pasta frolla, con sopra un impasto di mandorle aromatizzato alla cannella. Unici nel loro genere, a essi è dedicata una Sagra che si tiene ad agosto, anche se è tipico del periodo di Natale. La ricetta è tramandata con attenzione da una generazione all'altra e preservata per mantenere viva l'usanza di preparare questa prelibatezza. Vediamo insieme la ricetta dei Nocattoli, passo dopo passo. Nocattoli Ricetta Ingredienti 1 kg di farina 00 400 g di zucchero (per la frolla) 400 g di strutto 5 tuorli 1/2 bustina di lievito per dolci scorza di limone grattugiata acqua 1 kg di mandorle sbucciate 750 g di zucchero 1 albume 15 g di cannella in..
Ricette Insalata di Pasta alla Siciliana, la ricetta da portare in spiaggia L'Insalata di Pasta alla Siciliana è un piatto fresco e gustoso. È la ricetta perfetta per le giornate più calde, una pasta fredda che potete anche portare in spiaggia. Dato che non va consumata calda, va preparata al mattino per la sera o la sera per il mattino seguente. Leggendo gli ingredienti vi renderete conto di quanto sia facile da realizzare e dei sapori che vi stupiranno. Il bello di questa ricetta è che potete anche apportare le modifiche che preferite, iniziando dalla base. Può essere servita anche durante un buffet, magari in coppette monoporzione già pronte: farete un figurone. Vediamo subito come si cucina l'Insalata di Pasta alla Siciliana. Ingredienti 240 g di pasta corta 1 melanzana 10 olive nere 220 di mozzarella 30 pomodorini 5 pomodori secchi una..
Conoscere la Sicilia Ecco 5 cose che non sai su Santa Lucia e la sua festa La festa di Santa Lucia è una delle più sentite in Sicilia. La tradizione, in tal senso, continua ad avere un ruolo fondamentale e in tutta l'Isola si rinnova con tanti eventi. Sono tante le processioni e le feste organizzate in onore di questa martire cristiana, patrona di Siracusa. La sua storia è abbastanza nota, ma oggi abbiamo deciso di approfondirla ancora di più, parlando di cinque cose che forse non sapete su Santa Lucia e la sua Festa. Cinque cose che non sai su Santa Lucia Santa Lucia è patrona di Siracusa, ma è anche patrona dei ciechi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini, e di diverse città. Pensate che, ad esempio, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, i bimbi di alcune regioni italiane, tra..
Siciliani Fulco di Verdura, il siciliano che conquistò Chanel e l’America con i suoi gioielli Fulco di Verdura (Fulco Santostefano della Cerda, duca di Verdura) è stato protagonista della storia del gioiello. Siciliano, nato a Palermo nel 1898, è ritenuto un'icona di stile del XX secolo. Conobbe e frequentò personaggi del calibro di Coco Chanel e Salvador Dalì. Emigrato dalla sua terra d'origine, visse a Parigi, dove lavorò alla Maison Chanel e più avanti a New York, sulla Fifth Avenue, dove fondò il suo marchio di gioielli, seguito da esponenti del mondo dello spettacolo e del jet set internazionale. La Storia di Fulco di Verdura Come abbiamo anticipato, nacque a Palermo, da Giulio Santostefano della Cerda, e da Carolina Valguarnera, dei principi di Niscemi. Crebbe a villa Niscemi e alla morte del padre, avvenuta nell'agosto del 1923, ha ereditato il titolo di duca, ma anche..
Musei Museo del Cioccolato, a Modica l’esposizione più dolce Il Museo del Cioccolato a Modica celebra un pregiato prodotto, raccontandone storie e sapori. È stato inaugurato nel 2014, in un'ala del Palazzo della Cultura di Modica, e offre ai visitatori un itinerario coinvolgente, che svela curiosità e aneddoti. All'interno si trova un'interessante mostra documentario-bibliografica, dal titolo "Il cioccolato di Modica nelle carte dei Grimaldi - 1746/1915", che raccoglie una vasta quantità di fogli e manoscritti, su trenta pannelli. Questi raccontano la storia del cioccolato dall'era precolombiana in poi, oltre alla sua evoluzione, dal chicco al prodotto finito. In altre stanze vi sono diverse sculture di cioccolato: una golosa e particolare galleria. I visitatori rimangono stupiti di fronte alla miniatura in cioccolato dell'Italia. Si tratta di un grande bassorilievo, di circa 9 metri, sistemato nel salone più grande: è interamente..
Conoscere la Sicilia Mulino Fiaccati a Roccapalumba, un tuffo nella storia Il Mulino Fiaccati si trova a Roccapalumba, nel Palermitano. Venne costruito nel 1887, dalla famiglia Avellone, sugli argini del Fiumetorto, nel feudo Fiaccati, in una posizione molto favorevole dal punto di vista commerciale. Questo mulino ad acqua si trova tra le rocce: un tempo serviva a incanalare le acque del fiume, portandole in una grossa "urga" (diga) in pietra squadrata. Anche di notte, grazie alla sua posizione, la diga si riempiva, assicurando la macina per il giorno seguente. L'acqua si immetteva poi in un altro corso d'acqua, alle spalle del mulino, dal quale partivano due corsi, che portavano l'acqua alle cascate (cunicoli alti circa 12 metri, quasi verticali, in pietra). Il mulino è stato costruito con ottima pietra a vista, di provenienza locale. L'edificio consta di un corpo centrale, suddiviso..
Conoscere la Sicilia Ecco i migliori proverbi siciliani sull’inverno Oggi scopriremo insieme i proverbi siciliani sull'inverno più belli. Esistono proverbi per ogni occasione: dal meteo, ai consigli per la quotidianità, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Così, naturalmente, ci sono anche quelli strettamente legati alle stagioni. Attraverso queste frasi della saggezza popolare, conosciamo meglio anche la meravigliosa lingua siciliana. Oggi, in particolare, abbiamo deciso di vedere insieme i proverbi siciliani sull'inverno. Come avrete modo di capire, sono quasi tutti incentrati sullo scorrere del tempo, il susseguirsi delle stagioni e i ritmi del lavoro agricolo. Non indugiamo oltre con le introduzioni, è il momento di scoprire insieme questi bellissimi proverbi siciliani sull'inverno. I proverbi siciliani sull'inverno A quattru cosi non tiniri fidi: suli di ‘nvernu, nuvola di stati, amuri di donna e carità di frati Di quattro cose non ti devi..
Conoscere la Sicilia Ecco quali sono i nomi dei mesi dell’anno in siciliano Sapete come si dicono i mesi dell'anno in siciliano? La domanda sembra scontata, eppure forse non tutti sanno qual è il nome esatto dei mesi nella lingua siciliana. Oggi abbiamo pensato di farveli conoscere tutti. Si tratta di un altro modo per approfondire il siciliano, una lingua ricca e dalla storia molto interessante. La lingua siciliana non deriva dall'italiano ma, al pari di questo, direttamente dal latino volgare. Costituì la prima lingua letteraria italiana, già nella prima metà del XIII secolo, nell'ambito della Scuola siciliana. Anche l'Unesco ha riconosciuto al siciliano lo status di lingua madre. Per questo motivo, i siciliani sono definiti bilingui. Alcuni studiosi asseriscono che il siciliano sia addirittura la lingua romanza più antica, ma questa ipotesi non è diffusa nel mondo accademico. Nelle sue varietà, è..
Paesi e città Cosa vedere a Ragusa, un gioiello siciliano Cosa vedere a Ragusa? La domanda è apparentemente semplice, ma merita una risposta approfondita. Ragusa è il capoluogo più meridionale d'Italia e viene chiamata la città dei ponti, per la presenza di tre strutture pittoresche e di grande valore storico. È passata attraverso il terribile terremoto del 1693, che la distrusse quasi del tutto. La ricostruzione, avvenuta nel XVIII secolo, ha dato vita a due grandi quartieri: Ragusa superiore e Ragusa Ibla, quest'ultima sorta dalle rovine dell'antica città. [caption id="attachment_162288" align="alignright" width="484"] Ragusa[/caption] Ragusa è uno dei luoghi più importanti del barocco siciliano: è stata riconosciuta, insieme alle città del Val di Noto, Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. L'origine del nome risale all'epoca bizantina (in greco Ρογος, Ragous, Rogos ovvero granaio, dovuto alla ricchezza agricola della zona). Cosa vedere a Ragusa Ragusa..
Paesi e città Nicolosi, orgogliosa Porta dell’Etna Nicolosi, in provincia di Catania, sorge alle pendici dell'Etna. Si trova a sud del grande vulcano, tra vari coni piroclastici, come i Monti Rossi e la collina di Mompileri. Per la sua strategica posizione, tra mare e montagna, rappresenta storicamente la Porta dell'Etna. Il suo nome deriva probabilmente dal monastero benedettino di San Nicolò, che sorse nel 1359. Prima, sullo stesso luogo vi era già un hospitalem per monaci infermi. La Storia di Nicolosi Prima della conquista normanna, il territorio era occupato da boschi. Ruggero I fece una suddivisione in feudi, affidandoli ai soldati, alla chiesa e all'ordine dei Benedettini. Così, nel 1092, Catania e i territori etnei finirono all'abate bretone Angerio da Sant'Eufemia. Le pendici dell'Etna cominciarono a popolarsi di tanti monasteri, come quello di Santa Maria la Scala,..
Paesi e città Giarratana, la Perla degli Iblei Giarratana, la "Perla degli Iblei", è il più piccolo comune della provincia di Ragusa. Si estende su un declivio in modo ordinato e armonico, quasi incastonata tra monti e piani. Ha un territorio prevalentemente montuoso e di forma allungata, costituito da vulcaniti e da rocce sedimentarie, che si estende dalle pendici del Monte Lauro (un antico vulcano attivo più di 1,8 milioni di anni fa) fino ai pressi della diga di Santa Rosalia. Storia di Giarratana Giarratana vanta origini molto antiche. Secondo alcuni, la sua progenitrice sarebbe l’antica Casmene, città greca, fondata nel 644 a.C, da Siracusa sul Monte Casale e che, assieme ad Acrai e a Camarina, costituiva una delle tre roccaforti per la difesa delle coste della Sicilia orientale. Le prime notizie storiche su questa località risalgono alla..
Turismo Itinerarium Rosalie, il cammino alla scoperta dello splendido entroterra siciliano L'Itinerarium Rosalie è un viaggio alla scoperta della Sicilia dell'entroterra, fra le province di Palermo e Agrigento, nei luoghi che portano testimonianze del passaggio di Santa Rosalia. Il cammino collega l'Eremo di Santo Stefano di Quisquina con il Santuario di Monte Pellegrino, attraverso un cammino percorribile a piedi, in bici e a cavallo, lontano dalle grandi vie di comunicazione. Il percorso si snoda su una rete di sentieri costituita da regie trazzere, mulattiere e strade ferrate dismesse, in parte realizzati dall'Amministrazione e in parte già esistenti. È lungo circa 185 chilometri e attraversa il Parco dei Monti Sicani, alcune riserve e aree naturali dei 14 comuni, mostrando una realtà di paesaggi, natura, cultura, tradizioni, arte e sapori tipica dell'entroterra siciliano. Si passa così attraverso le aree naturalistiche di Monte Cammarata,..
Paesi e città Sclafani Bagni, piccolo tesoro custodito dalla splendida natura siciliana Sospeso sulle rocce, quasi in bilico sui dirupi, Sclafani Bagni (Palermo) sembra librarsi nell'aria. In realtà questo centro poggia su una solidissima tradizione. Il suo paesaggio incantò persino Escher, che lo celebrò con una incisione. Un piccolo gioiello, a metà tra nuvole e sassi, che si mostra a chi arriva dopo una serie di curve. Storia di Sclafani Bagni Le origini dovrebbero risalire al IV secolo a.C. e il nome deriva probabilmente da Aesculapiii Fanum (tempio di Esculapio), mentre il nome arabo fu ‘Isqlafinah o Sqlafiah. Il primo riferimento certo a Sclafani risale alla "Cronaca di Cambridge", nella quale si cita un episodio del 938. Dopo la conquista normanna (1060-1091) Sclafani viene assegnata inizialmente a Giordano, figlio del conte Ruggero e signore di Noto e Caltanissetta, poi alla sorella Matilda..
Turismo Lago di Pergusa, un’oasi nel cuore della Sicilia Il Lago di Pergusa, in provincia di Enna, è un'oasi naturale nel cuore della Sicilia. La magia di questo lago naturale, unico nella Sicilia centrale, caratterizzato da una natura armoniosa e variopinta, aveva ispirato già nell'antichità, poeti e cantori. Numerosi turisti Il lago è fulcro della Riserva Naturale Speciale, gestita dalla Provincia regionale di Enna. In ogni periodo dell'anno, è possibile avvistare numerose specie animali che trovano un'oasi umida e confortevole dove poter sostare. In primavera si possono ammirare garzette, aironi cenerini e nitticore, mentre nel periodo invernale arrivano l'alzavola e il mestolone, oltre ad altri uccelli acquatici come il moriglione e la folaga. Recenti avvistamenti hanno anche confermato la presenza di esemplari in via d'estinzione come l'airone rosso. [gallery link="file" ids="175090,175091,175092,175093"] Attorno al lago si estende la Selva Pergusina,..
Eventi Torna la pista di pattinaggio sul ghiaccio a Palermo Tortna la pista di pattinaggio sul ghiaccio a Palermo. Anche quest’anno il Giardino Inglese ospita, da domenica 8 dicembre 2019 e fino al 26 gennaio 2020, “Palermo on Ice”. Il pattinodromo al civico 3 di via Duca della Verdura colorerà non solo il Natale ma l’inverno in città. Taglio del nastro alle ore 10 nel, giorno dell’Immacolata. La pista quest’anno supera i 1.200 metri quadrati. Interamente al coperto, sonorizzata grazie alla filodiffusione, addobbata a festa, è la prima pista palermitana di pattinaggio formato XL ma non solo. Da quest’anno, infatti, “Palermo on Ice” strizza l’occhio al risparmio e all’efficienza energetica. All’interno della struttura un chiller che sfrutta la tecnologia DB, di ultima generazione, è in grado di raffreddare la pista senza fare quel tipico (e fastidioso) rumore. Una scelta green,..
Eventi Treno dello Sfincione, un viaggio del gusto nel giorno dell’Immacolata Treno dello Sfincione e del mandarino di Ciaculli, domenica 8 dicembre si viaggia sui binari del gusto. L'itinerario turistico inizia con la partenza dalla stazione di Palermo Centrale, alle ore 8,20. Arrivo a Bagheria, dove i passeggeri, visiteranno la cittadina e parteciperanno a un Laboratorio del Gusto in corso Umberto I: saranno descritti i presidi Slow Food dell'Area di Palermo (mandarino tardivo di Ciaculli e susine di Monreale). La descrizione sarà arricchita con la presentazione dello sfincione di Bagheria, del verdello, dell'acciuga di Aspra e dell'estratto di pomodoro. Presentando il titolo di viaggio del treno storico si potrà visitare gratuitamente Villa Valguarnera. Si riparte da Bagheria alle 14,59 per raggiungere Cefalù. Qui i passeggeri potranno visitare la cittadina, che ospita la manifestazione "La via dei Presepi", un itinerario tra chiese..
Eventi Treni storici speciali da Catania e Caltanissetta per raggiungere Chocomodica Domenica 8 dicembre appuntamento speciale con i treni storici del gusto in Sicilia. In occasione della manifestazione Chocomodica, partiranno due treni, da Catania e da Caltanissetta. Il Chocomodica Express da Catania partirà alle 8.40. Fermate intermedie a Lentini (9.09), Augusta (9.39), Siracusa (10.18), Avola (10.44), Noto (10.51), Ispica (11.11), Pozzallo (11.20), Scicli (11.39). Arrivo a Modica alle 11.51. Il treno di ritorno partirà da Modica alle 16.55 con arrivo a Catania alle 20. Il biglietto ha un costo di 20 euro per gli adulti e 10 euro per i ragazzi I viaggiatori in possesso del biglietto per i treni cancellati il 27 ottobre (96889 – 96890 – 96891 – 96892- 96886 – 96887) potranno recarsi nelle biglietterie Trenitalia per il rimborso totale oppure cambiare il biglietto per il treno Storico..
Eventi ‘Nfriulata Day, aria di festa a Ciminna In occasione della Festa dell'Immacolata, domenica 8 dicembre, Ciminna (Palermo) celebra il suo 'Nfriulata Day, un giorno dedicato al suo piatto tipico. Si tratta di una focaccia di pasta di pane di semola rimacinata, farcita con carne di maiale tritata, pomodoro, cipolla, spezie e aromi. La ricetta varia a seconda delle diverse tradizioni familiari, ma non cambia mai l'assoluta bontà del piatto. Per quanto riguarda l'origine del nome di questo piatto, ci sono più versioni. Secondo alcuni sarebbe legato alla 'mbriulata, perché nelle zone del nisseno e dell'agrigentino la "f" palermitana diventa una "b"; secondo altri, invece, ci sarebbe un legame con il termine greco "embryon"; secondo altri ancora, il nome deriverebbe dal latino "infra" (nel mezzo) e "lata" (nascosta). In occasione dello 'Nfriulata Day si potrà degustare il tipico..
Eventi A Natale le chiese e gli oratori più belli di Palermo si trasformano in palcoscenici A partire da sabato 7 dicembre, alcune delle chiese e degli oratori più belli di Palermo si trasformano in palcoscenici e ospitano concerti, mostre e videomapping. Il progetto Exstasis Diving Into Magic comincerà nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, a piazza Bellini, con l'Orchestra Quattrocanti. Ci saranno in tutto 8 concerti nelle chiese di Santa Caterina, San Giuseppe dei Teatini, San Domenico, Santa Maria in Valverde, all'oratorio di Santa Cita e all'oratorio di San Lorenzo. Il 28 e 29 dicembre, inoltre, per la prima volta all'interno di una chiesa andrà in scena uno spettacolare videomapping, con luci e suoni che metteranno in risalto la splendida chiesa di Santa Caterina. Nella giornata del 17 dicembre, alle ore 16,30, è prevista l'inaugurazione della mostra "Tesori di Ciminna - Sacra et Pretiosa". I..
Eventi C.S. Conferenza: Cultura materiale e alimentazione nel castello di Mussomeli Si terrà venerdì 6 dicembre 2019 alle ore 18,00 a Palazzo Sgadari a Mussomeli, organizzato da BCsicilia e dall’Università della Terza Età, la conferenza “Cultura materiale e alimentazione nel castello di Mussomeli (VI – XVI Secolo)”. Relatore sarà il dott. Gianluca Calà mentre l’introduzione sarà a cura di Rita La Monica, Vicepresidente regionale di BCsicilia. La conferenza ha per oggetto i reperti ceramici rinvenuti all’interno del castello di Mussomeli nel corso dei lavori di restauro degli anni 2000 da parte della Soprintendenza di Caltanissetta e conservati nel locale Antiquarium dal 2012, anno della sua inaugurazione. I frammenti ceramici testimoniano la sequenza cronologica dei processi di trasformazione che hanno caratterizzato diverse aree della Sicilia durante il medioevo. Le forme ceramiche che vanno dalla fase bizantina a quella islamica, consentono un’analisi delle classi produttive, nonché dei..
Miti e leggende La raccolta dei più bei miti e leggende siciliane Le leggende siciliane sono praticamente infinite. Sono molti i miti e le leggende che riguardano la Sicilia. Alcuni di essi sono antichissimi, e sono anche stati in grado di influenzare la cultura del luogo nel tempo. Le migliori leggende siciliane Aretusa La maggior pare di miti e leggende di Sicilia ha sicuramente origine greca. Il primo che andremo ad affrontare è ‘mito di Aretusa’, che coinvolge Siracusa e in particolare il suo gran porto. Aretusa era una ninfa al seguito di Artemide. Un giorno, correndo nei boschi del Peloponneso, il giovane Alfeo la vide e si innamorò di lei. Ma Aretusa non ricambiava il sentimento, e per questo, stanca del serrato corteggiamento, decise di chiedere aiuto alla dea Artemide. La Dea decise così di avvolgere la ninfa in una spessa..
Miti e leggende La leggenda del Lago di Pergusa La leggenda del lago di Pergusa è una delle più famose della Sicilia. Il paesaggio in cui è immerso il lago è di grande interesse naturalistico e ha da sempre alimentato la fantasia di scrittori d’ogni tempo. Pensate che ha ispirato scrittori come Claudiano, Ovidio, Cicerone, Livio e Diodoro Siculo, arrivando anche al poeta inglese John Milton. Proprio a Pergusa (Enna) ebbe luogo il celebre ratto di Proserpina, uno degli episodi mitologici più affascinanti. Il Ratto di Proserpina La leggenda del lago di Pergusa riporta che Proserpina, figlia di Cerere, mentre raccoglieva fiori nei pressi dello specchio d'acqua, fu rapita dal dio degli Inferi, Plutone, e fatta sua sposa. Cerere la cercò in lungo e largo per nove giorni. La dea della Fertilità, per cercare Proserpina, trascurò il suo dovere..
Miti e leggende La leggenda delle Tre Donne di Mussomeli Oggi vogliamo raccontarvi la leggenda delle tre donne di Mussomeli. Questo racconto è legato al Castello di Mussomeli, luogo carico di fascino e mistero. Si narra che, un tempo, il Castello fosse abitato dal ricco e potente principe Federico. Egli aveva tre sorelle molto belle: Clotilde, Margherita e Costanza. Un giorno il principe si dovette recare in guerra e, non avendo a chi affidare la custodia delle tre fanciulle, le chiuse in una camera, lasciando loro il cibo necessario. Fece dunque murare la porta della stanza e partì. La guerra, però, si protrasse a lungo, più del previsto. Così le tre donne rimasero senza cibo. Nel Castello non c'era nessuno a cui chiedere aiuto e, dopo aver resistito per giorni, spinte dalla fame tentarono di mangiarsi le scarpe, dopo averle..
Miti e leggende La leggenda della Madonna di Tindari Avete mai sentito la leggenda della Madonna di Tindari? Il Santuario della Madonna Nera di Tindari è un luogo di grande fascino. Al suo interno è custodita una statua in legno di cedro del Libano, che raffigura la Vergine Bizantina con Bambino. Alla base c'è una scritta in latino: "Nigra sum sed formosa". Questa statua fu portata in Sicilia probabilmente durante le persecuzioni iconoclaste dell'VIII secolo, nel periodo in cui regnata Leone III l'Isaurico. La leggenda siciliana narra che una donna, arrivata per venerare la Madonna nera per aver guarito la figlia gravemente ammalata, rimase delusa dal suo colorito scuro. "Sono venuta da lontano per vedere una più brutta di me" ("Hàju vinutu di luntana via ppi vidiri a una cchiù brutta di mia!"), esclamò la donna. All'improvviso, la bimba..
Miti e leggende A caccia di giganti: ecco dove si trovano quelli della Sicilia Sicilia terra di giganti. Non ci credete? Vi faremo ricredere. Tra le leggende siciliane ve ne sono molte che chiamano in causa queste mitiche figure: così, tra storia e invenzione, ancora oggi si ricordano interessanti personaggi che hanno contribuito ad alimentare il fascino di questa terra. Conosciamo meglio i giganti siciliani. I Giganti Siciliani Encelado L’Etna non è sempre stato un vulcano. Almeno, secondo una famosa leggenda siciliana, lo è diventato. Si narra che un tempo Encelado, il maggiore dei giganti, decise di prendere il posto di Giove, e dominare così il mondo. A causa della sua presunzione, però, venne punito e finì per essere sepolto sotto il vulcano siciliano. Cominciò così a buttare fiamme dal petto, causando la prima eruzione. Tifeo Secondo leggenda, è lui a sorreggere la Sicilia...
Miti e leggende Leggenda del crisantemo: il significato del fiore della Festa dei Morti Avete mai sentito la leggenda del crisantemo? I crisantemi, tra i fiori, sono i più bistrattati. Associati al lutto e alla morte, vengono solitamente portati al cimitero, per i propri cari che non ci sono più, ma in realtà nascondono un significato molto gioioso. Oggi abbiamo deciso di raccontarvela, soprattutto perché siamo in prossimità della Festa dei Morti, che in Sicilia è molto sentita. Da noi viene chiamato "fiore dei morti", ma è noto anche come "margherita a 16 petali". In generale, si dice sia diventato un fiore da portare al cimitero per la sua stagionalità. Dato che fiorisce a novembre, infatti, è proprio in concomitanza con la Festa dei Morti. In altre culture, però, questa correlazione non esiste e il crisantemo ha un significato diverso. Crisantemo significa "fiore dell'oro"...
Musica siciliana E la pampina di l’alivu… La canzone siciliana della raccolta E la pampina di l'alivu, di l'alivu la pampina… Recita così una celebre canzone popolare siciliana. Il nostro viaggio alla scoperta delle tradizioni ci porta oggi a scoprire un ritornello che ricorda altri tempi. Si tratta della canzone delle raccoglitrice di olive, una sola immagine che viene ripetuta per farsi compagnia e distrarsi nel corso della faticosa giornata del raccolto. Anche la grande Rosa Balistreri ha realizzato una sua versione di questo canto. Come abbiamo già avuto modo di vedere, le canzoni della tradizione sono legati alla quotidianità, alla vita di tutti i giorni. Ci raccontano com'era la vita in Sicilia e ci riportano indietro nel tempo. Anche in questo caso, è probabile che si siano più versioni. Ve ne riportiamo una. La Pampina di l'alivu testo E la pampina..
Musica siciliana U Chiovu, tarantella siciliana di festa U Chiovu, chiamato anche ballu a chiovu, è una tipica tarantella siciliana. In particolare, si caratterizza per essere legata al periodo della mietitura. Dopo una lunga giornata lavorativa, i contadini si riunivano sull'aia e la eseguivano, accompagnandosi con gli strumenti tipici. Si trattava di un momento di socialità e condivisione, nonché ovviamente di divertimento. Il nome deriva dal fatto che, durante i passi, i piedi battono sempre i tacchi nello stesso punto. Da qui, dunque, l'analogia con un chiodo, che si pianta insistendo sempre su un punto con il martello. I ballerini fanno dei salti con le gambe aperte che, nel poggiare a terra, si incrociano. Di norma, U Chiovu si balla a due a, alla donna, l'uomo fa spesso scherzi, mosse e riverenze. Ci si avvicina, passando da un..
Musica siciliana Ecco come è nata la Tarantella Siciliana Quando si pensa alla musica siciliana, il pensiero va subito alla tarantella. Quella della tarantella siciliana è una melodia della tradizione, che racconta storia e tempi antichi. Bisogna dire che, in generale, questo tipo di danze e melodie sono tipiche di tutto il Sud Italia e che la prima fonte storica risale ai primi anni del XVII secolo. Originatasi nella provincia di Taranto, nel tempo è diventato emblema del Regno delle Due Sicilie. Il termine tarantella deriva dal complesso e rituale fenomeno del tarantismo, legato a una patologia che si riteneva essere causata dal morso di ragni o di altri animali velenosi, come serpenti o scorpioni. La tarantella si danzava nel corso di feste pubbliche pagane e, dopo il medioevo, il ritmo frenetico venne considerato una pratica legata alla guarigione,..
Musica siciliana “Si maritau Rosa”: la canzone siciliana di chi non trova l’amore Si maritau Rosa è una celebre canzone popolare siciliana. Si tratta di un canto della tradizione, diffuso in diverse parti dell'Isola, che assume testi leggermente diversi a seconda dell'area di riferimento. Probabilmente l'avrete sentita tutti, almeno una volta. Il testo fa riferimento alla condizione di una giovane che non riesce a trovare marito. Una condizione che, raggiunta una determinata età, in alcune epoche del passato era praticamente inaccettabile. A parlare, dunque, è la triste protagonista. Intorno a lei la primavera è in fiore e gli uccelli volano spensierati, ma il suo animo soffre. Nonostante tanti bei giovanotti passino sotto la sua finestra, nessuno le fa la corte. Arriva, dunque, la spiegazione di tanto penare: "Mi vogghiu fari zita, mi vogghiu marità", canta, spiegando di volersi fidanzare e sposare anche lei,..
Musica siciliana U sciccareddu, dolce e malinconica canzone siciliana U sciccareddu è una delle canzoni popolari siciliane più famose. Come alcuni dei canti più famosi dell'isola, non ha una melodia molto allegra e, di fatto, anche il testo è un po' malinconico. Questo, comunque, non gli ha impedito di essere apprezzatissimo e di entrare a far parte della tradizione folkloristica dell'isola. L'autore è ignoto e nel tempo vi sono stati diversi adattamenti e versioni. Lo sciccareddu, cioè l'asino, ha rivestito in passato una fondamentale importanza per la vita delle comunità. Per capire il significato di questo canto carico di affetto nei confronti dello sciccareddu morto, bisogna pensare che, un tempo, era l'unico mezzo di trasporto, il solo in grado di attraversare territori impervi, anche con carichi pesanti. Per questo motivo, la perdita dell'animale costituiva per i nuclei familiari un..
Musica siciliana Viri chi dannu ca fannu i babbaluci… La canzone siciliana dell’infanzia Lenti, sempre nascosti, eppure ricercatissimi: i babbaluci, cioè le lumache, sono grandi protagonisti della cucina siciliana. La Sicilia è una terra ideale per le chiocciole, grazie alla sua umidità: sono diffuse in tutto il territorio e molto utilizzate nei piatti della tradizione. Oggi, però, non vogliamo parlare di ricette, bensì di musica. Tanti di voi, infatti, ricorderanno una famosissima canzone siciliana che parla di babbaluci. La canzone, chiamata "I babbaluci", ma anche "Viri chi dannu", è stata portata alla ribalta dal musicista siciliano Roy Paci, ma è molto più antica. Somiglia molto a una filastrocca. Difficile trovare notizie approfondite in proposito: come abbiamo ormai imparato, gli antichi canti popolari sono spesso di autore incerto. Sono entrati a far parte della tradizione nel corso dei decenni, tramandati da una generazione all'altra...