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Domani, venerdì 11 luglio 2025, alle ore 12, Villa Romana del Casale, sito Unesco a Piazza Armerina (Enna), ospiterà l’inaugurazione di Equus Inter Lumina, mostra internazionale dell’artista messicano Gustavo Aceves.

L’autore presenzierà alla cerimonia, che segna l’apertura di un’esposizione unica, visitabile fino al 31 dicembre 2025. L’evento, prodotto da Renaissance Srl e promosso dalla Regione Siciliana, dalla Direzione e dal Comitato Tecnico Scientifico del Parco Archeologico di Morgantina e Villa Romana del Casale, vanta la curatela di Vincenzo Sanfo e Nicola Barbatelli. La mostra gode del patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana e dell’Ambasciata del Messico in Italia, consolidando il legame culturale tra Italia e Messico.

Equus Inter Lumina si inserisce nel progetto itinerante Lapidarium, iniziato nel 2014 a Pietrasanta (Lucca). Il tour ha toccato città come Berlino, Roma, Atene, Parigi, Pechino, San Pietroburgo e Città del Messico, arricchendosi a ogni tappa di nuove opere. Le sculture, uniche e senza multipli, rappresentano un dialogo tra arte contemporanea e contesti storici, valorizzando il patrimonio culturale dei luoghi che le ospitano.

Un progetto di arte diffusa

Valorizzazione territoriale in Sicilia

L’esposizione coinvolge quattro comuni siciliani: Piazza Armerina, Aidone, Pietraperzia (Enna) e Mazzarino (Caltanissetta). Questi centri promuovono un progetto collettivo che unisce arte contemporanea e turismo culturale, proponendo per la prima volta in Sicilia un modello di mostra diffusa. Le opere, oltre 200, si distribuiscono tra siti archeologici e spazi storici, creando un itinerario artistico che invita i visitatori a esplorare il territorio.

A Villa Romana del Casale, cuore della mostra, i monumentali cavalli di Aceves dialogano con i celebri mosaici romani, offrendo un’esperienza visiva che intreccia epoche diverse. A Palazzo Trigona, storico edificio seicentesco di Piazza Armerina, un’imponente scultura equestre accoglierà i visitatori all’ingresso, accompagnata da altre opere dell’artista.

Esposizioni nei comuni siciliani

Aidone, Mazzarino e Pietraperzia protagonisti

Il Museo Archeologico di Aidone, che custodisce la famosa statua della Dea di Morgantina, ospiterà i cavalli di gesso bianco di Aceves, creando un contrasto suggestivo tra l’arte contemporanea e i reperti classici. A partire da fine luglio, Mazzarino e Pietraperzia accoglieranno ciascuno oltre 50 statue equestri in gesso, trasformando piazze e spazi pubblici in gallerie a cielo aperto.

Questo approccio innovativo non solo promuove l’arte contemporanea, ma rafforza l’identità culturale dei comuni coinvolti, attirando turisti e appassionati d’arte. La mostra si configura come un ponte tra passato e presente, valorizzando il patrimonio siciliano attraverso la visione unica di Aceves.

L’arte di Gustavo Aceves

Un viaggio tra simbolismo e monumentalità

Le sculture di Gustavo Aceves si distinguono per la loro potenza espressiva e il forte simbolismo. I cavalli, protagonisti delle sue opere, rappresentano forza, libertà e connessione tra culture. Realizzate in materiali come gesso e bronzo, le sculture monumentali catturano l’attenzione per la loro imponenza e il dettaglio artigianale.

“L’arte deve parlare al cuore e alla mente, unendo popoli e storie diverse,” afferma Aceves. Le sue opere, esposte in contesti storici di prestigio, creano un dialogo tra l’eredità culturale dei luoghi e la modernità della sua visione artistica. La scelta della Sicilia, con il suo ricco patrimonio archeologico, amplifica il messaggio dell’artista, rendendo Equus Inter Lumina un evento di rilevanza internazionale.

Impatto culturale e turistico

Un’opportunità per la Sicilia

La mostra rappresenta un’occasione unica per promuovere il turismo culturale in Sicilia. Villa Romana del Casale, già meta di migliaia di visitatori per i suoi mosaici, si arricchisce di un’attrazione contemporanea che ne amplia il fascino. L’inclusione di altri comuni meno noti, come Aidone, Mazzarino e Pietraperzia, favorisce una redistribuzione dei flussi turistici, valorizzando aree spesso escluse dai circuiti tradizionali.

L’evento si propone come modello per future iniziative di arte diffusa, dimostrando come la cultura possa diventare motore di sviluppo economico e sociale. La collaborazione tra enti locali, Regione Siciliana e partner internazionali sottolinea l’importanza di sinergie per la promozione del patrimonio.