L’Unione Nazionale Consumatori, partendo dai dati Istat sull’inflazione di giugno, ha stilato la classifica delle città italiane in cui il costo della vita è aumentato di meno nell’ultimo anno. In un’Italia segnata da rincari generalizzati e preoccupazioni diffuse tra consumatori e famiglie, la Sicilia spicca con un dato in controtendenza: Trapani è tra le città meno care della Penisola.
Con un tasso d’inflazione annuale pari all’1%, la città siciliana registra un incremento della spesa familiare di appena 232 euro. Un valore che la colloca nona nella top ten delle città più virtuose, subito dopo Lodi e prima di Campobasso.
Trapani, oasi economica nel cuore della Sicilia
A fronte di città come Bolzano, Rimini o Venezia, dove il costo della vita è salito anche di oltre 700 euro all’anno per famiglia, Trapani rappresenta un esempio di tenuta economica in un contesto nazionale complesso. Il dato assume un significato ancora più importante se consideriamo che in Sicilia – dove il reddito pro capite è mediamente inferiore rispetto al Nord – contenere l’inflazione diventa cruciale per la tenuta sociale ed economica dei territori.
Un’Italia a due velocità
Se da un lato si registrano città dove l’inflazione supera il 2,5%, come Rimini (+2,7%), Siracusa e Cosenza (+2,5%), dall’altro si distinguono realtà virtuose come Pisa (+0,6%, +162 euro), Olbia-Tempio (+0,9%, +179 euro), Vercelli (+0,8%, +189 euro) e appunto Trapani, che si conferma come una delle città italiane con l’impatto inflazionistico più contenuto.

Questo divario evidenzia una forte eterogeneità nel territorio nazionale: mentre alcune aree devono far fronte a una vera e propria “stangata” sui bilanci familiari, altre riescono – grazie a dinamiche locali più favorevoli – a mitigare gli effetti dell’aumento generale dei prezzi.
Il carrello della spesa pesa di più, ma non ovunque
Secondo l’Istat, a giugno 2025 l’inflazione in Italia ha registrato una ripresa rispetto a maggio, trainata soprattutto dai rincari degli alimentari non lavorati, saliti del 4,2%. Il cosiddetto “carrello della spesa” è cresciuto ancora, passando dal +2,7% al +2,8%, e questo ha alimentato le preoccupazioni delle associazioni dei consumatori.
Trapani resiste sembra, invece, beneficiare di dinamiche territoriali capaci di contenere i rincari, riducendo al minimo l’impatto sulle famiglie. Un elemento che, nel quadro attuale, rappresenta una vera e propria eccellenza.
Perché il dato su Trapani è importante
In un periodo in cui si registra un generale aumento dei costi delle vacanze – con voli nazionali più cari del 38,7%, traghetti +19,6% e hotel +2,9% – Trapani potrebbe rivelarsi una meta estiva strategica per chi cerca una vacanza economica senza rinunciare alla bellezza del territorio, considerato anche che la provincia racchiude alcune delle mete più richieste.
Questa virtuosità economica assume dunque anche un valore turistico e promozionale. La città siciliana può infatti proporsi come una destinazione accessibile e autentica, in grado di coniugare qualità della vita, risparmio e attrattività culturale e paesaggistica. Foto in evidenza Depositphotos.com.
