Dal titolo di Borgo dei Borghi 2025 fino al ricordo di Pippo Baudo, Militello in Val di Catania si conferma un gioiello siciliano da scoprire tra chiese barocche, antichi monasteri e tradizioni gastronomiche uniche.
Il legame con Pippo Baudo e il titolo di Borgo dei Borghi
Militello in Val di Catania, incastonato tra la piana catanese e gli Iblei, non è solo il borgo natale di Pippo Baudo, uno dei volti più amati della televisione italiana. Nel 2025, infatti, è stato incoronato Borgo più Bello d’Italia. Un doppio motivo di orgoglio che intreccia memoria e identità: la città che ha visto nascere il “re della tv” si afferma anche come una delle mete più affascinanti della Sicilia.
Un Patrimonio Unesco
Il borgo fa parte delle Città tardo barocche del Val di Noto, inserite nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Dopo il terremoto del 1693, Militello venne ricostruita seguendo gli stilemi barocchi, trasformandosi in un autentico museo a cielo aperto.
Passeggiando tra le sue stradine si incontrano oltre venti chiese e palazzi nobiliari, tra cui l’ex Abbazia di San Benedetto, uno dei complessi monastici più imponenti dell’isola, e la Chiesa di Santa Maria la Vetere, risalente all’anno 1090. Accanto alla Chiesa di San Nicola si trova l’omonimo museo, custode di preziosi oggetti sacri.
Militello in Val di Catania, tesori e sapori
Il cuore del borgo conserva il fascino delle antiche botteghe artigiane e dei vicoli stretti che aprono scorci sulla campagna circostante. Qui crescono rigogliosi i fichi d’India, protagonisti della cucina locale. A Militello in Val di Catania vengono trasformati in una mostarda dolcissima, utilizzata nei dolci tradizionali.
Chi visita il borgo non può rinunciare alle celebri Cassatelline, piccoli scrigni di pasta frolla farciti con frutta secca, cioccolato e liquore, nate nei conventi locali e ancora oggi simbolo della pasticceria militellese.
Storia millenaria e testimonianze archeologiche
La storia di Militello affonda le sue radici nell’Età del Rame. L’area custodisce necropoli preistoriche come quelle di Dosso Tamburaro, Castelluzzo e Santa Barbara.
In epoca normanna il borgo assunse una configurazione simile a quella attuale, testimoniata dalla torre dongione del XII secolo. Dopo la distruzione causata dal terremoto del 1693, il centro rinacque in veste barocca, contribuendo a rendere la Val di Noto una delle aree più iconiche della Sicilia.
Come raggiungere Militello
Il borgo è servito dalla stazione ferroviaria lungo la linea Catania-Caltagirone-Gela, la cosiddetta “ferrovia dei due mari”, che collega il Mar Ionio al Mediterraneo. In auto, si raggiunge in meno di un’ora da Catania percorrendo la SS417, per un itinerario che unisce cultura, natura e paesaggio.
Un borgo da vivere
Militello in Val di Catania è un luogo che unisce la dimensione intima della memoria collettiva, legata a Pippo Baudo, con la forza universale della bellezza artistica e architettonica. La vittoria a “Il Borgo dei Borghi” è un invito a conoscerlo meglio: un borgo che racconta secoli di storia e tradizione e che oggi si apre a chi vuole scoprire una Sicilia autentica e sorprendente.
