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Le carte siciliane rappresentano una tradizione secolare, parte integrante della cultura popolare dell’isola. Diffuse fin dal XV secolo, hanno accompagnato generazioni di siciliani nei momenti di svago, dai giochi familiari alle feste di paese.

Oggi, i giochi con le carte siciliane, dalla Briscola e Scopa alle varianti locali come Ti Vitti e Cavadduzzo, continuano a unire famiglie e amici, trasmettendo strategie, curiosità e segreti tramandati di generazione in generazione.

Le carte siciliane: origine e caratteristiche del mazzo

Le carte siciliane appartengono al gruppo delle carte di origine spagnola, derivate dai tarocchi e diffusesi nell’isola durante la dominazione aragonese. Il mazzo è composto da 40 carte suddivise in quattro semi: bastoni, coppe, denari e spade. Ogni seme rappresentava storicamente una classe sociale diversa, con i bastoni che simboleggiavano la classe agricola, le coppe il clero, i denari la borghesia e le spade l’aristocrazia.

Le figure del mazzo siciliano hanno caratteristiche distintive: il fante (valore 8) spesso raffigurato come donna, il cavallo (valore 9) tradizionalmente bianco per l’influenza araba e il re (valore 10) che rappresenta il massimo esponente del proprio seme. L’iconografia delle carte racchiude simboli profondi, come l’asso di coppe che richiama il lebes gamikos greco, vaso nuziale utilizzato nei matrimoni antichi, mentre il tre di denari porta impressa la Trinacria, simbolo dell’identità siciliana.

Oggi, molti di questi giochi, come Briscola, Scopa e Sette e mezzo, sono disponibili anche sulle piattaforme online come i casinò con deposito minimo di 10 euro, come visibile a questo indirizzo www.miglioricasinoonline.info, permettendo di divertirsi rispettando le regole tradizionali anche con budget ridotti.

Vediamo dunque le regole dei principali giochi da fare con le carte siciliane.

Briscola

La Briscola rappresenta forse il più celebre tra i giochi con le carte siciliane, diffuso in tutta Italia ma particolarmente amato nell’isola. Si gioca con un mazzo da 40 carte, da 2 a 6 giocatori, e l’obiettivo è totalizzare il punteggio più alto attraverso le prese. Il gioco inizia distribuendo tre carte a ogni partecipante, mentre una quarta carta scoperta determina il seme di briscola.

Il meccanismo di gioco è semplice ma ricco di strategia: ogni giocatore cala una carta e chi gioca la briscola più alta, o la carta più forte dello stesso seme della prima giocata, conquista la presa. Questo gioco richiede memoria, osservazione e capacità di deduzione per intuire le carte degli avversari.

Tressette

Il Tressette, conosciuto anche come “Tre Sette”, è un gioco di presa che richiede particolare abilità nel calcolo e nella collaborazione tra compagni. Si gioca preferibilmente in quattro, divisi in due coppie, con un mazzo da 40 carte. La caratteristica distintiva è l’ordine delle carte: tre, due, asso, re, cavallo, fante e poi le carte dal quattro al sette in ordine decrescente di valore.

Il gioco si basa sul principio che ogni carta vale un punto, tranne il tre, il due e l’asso che valgono rispettivamente un terzo di punto ciascuno. Durante la partita, i giocatori devono comunicare con il compagno attraverso segnali convenzionali, rendendo il Tressette un gioco di squadra affascinante. La vittoria spetta alla coppia che raggiunge per prima 21 punti, ma la vera maestria consiste nel saper gestire le informazioni e coordinarsi senza comunicazione verbale diretta.

Cucù

Il Cucù è uno dei giochi tradizionali siciliani più divertenti e coinvolgenti, perfetto per gruppi numerosi e serate allegre. Ogni giocatore inizia con tre poste (gettoni o monete) e l’obiettivo è conservarle evitando di rimanere con la carta più bassa a ogni mano. Il mazziere distribuisce una carta coperta a ogni partecipante, che può decidere di tenerla o passarla al giocatore alla sua destra.

La tensione cresce quando qualcuno riceve il re: deve immediatamente esclamare “Cucù!” bloccando il passaggio di carte. A questo punto tutti scoprono le proprie carte e chi ha il valore più basso perde una posta. Il gioco diventa esilarante quando entra in scena il “morto”: un giocatore che ha perso tutte le poste ma può rientrare in gioco facendo parlare gli altri partecipanti durante il silenzio di gioco, appropriandosi così di una delle loro poste.

Ti vitti

Tra i giochi da fare in due con le carte siciliane, il Ti Vitti occupa un posto speciale per la sua combinazione di abilità, attenzione e un pizzico di astuzia. Il nome dialettale significa “ti ho visto” e si riferisce alla possibilità di cogliere l’avversario in errore. Ogni giocatore riceve un mazzetto di carte coperte che non può riordinare né guardare in anticipo.

Sul tavolo si formano quattro pile centrali, una per ogni seme, che devono essere completate in ordine crescente dall’asso al re. I giocatori scoprono a turno la carta in cima al proprio mazzo: se è un asso, va al centro; altrimenti può essere posizionata sulle pile centrali seguendo l’ordine sequenziale o sul mazzo scoperto dell’avversario (se di valore immediatamente superiore). L’elemento strategico del Ti Vitti è la possibilità di penalizzare chi commette errori: se un giocatore non nota una giocata possibile, l’avversario può gridare “Ti vitti!” costringendolo a riprendere la carta e rimetterla coperta sul proprio mazzo.

Sette e mezzo

Il Sette e mezzo è il principe dei giochi natalizi siciliani, una tradizione immancabile durante le feste che unisce grandi e piccoli attorno al tavolo. Simile al blackjack, l’obiettivo è avvicinarsi il più possibile al punteggio di sette e mezzo senza superarlo. Le figure valgono mezzo punto ciascuna, mentre le altre carte mantengono il loro valore nominale.

Un giocatore fa il banco e distribuisce una carta coperta a ogni partecipante, incluso se stesso. I giocatori decidono se chiedere altre carte o fermarsi, cercando di non “sballare” (superare 7,5). Chi ottiene esattamente sette e mezzo con due carte (sette più una figura) realizza un “sette e mezzo reale” che batte qualsiasi altro punteggio. 

La variante “col banco”, tipica di Capodanno, prevede che il ruolo di banchiere ruoti tra i giocatori, aumentando il coinvolgimento e le possibilità di vincita.

Cavadduzzo (Cavalluccio)

Il Cavadduzzo trasforma il tavolo da gioco in un’emozionante pista per corse di cavalli, utilizzando le quattro carte dei cavalieri come protagonisti della gara. Questo gioco di scommesse combina fortuna e suspense, creando momenti di grande divertimento per tutti i partecipanti. Si inizia allineando i quattro cavalli (le carte con il cavallo di ogni seme) e creando per ciascuno una colonna di dieci carte coperte.

I giocatori possono scommettere su quale cavallo arriverà per primo al traguardo. Il mazziere scopre le carte rimanenti una alla volta: ogni volta che esce un seme, il cavallo corrispondente avanza di una posizione. La gara si conclude quando un cavallo completa il percorso, determinando vincitori e vinti.

Scopa e scopone scientifico

La Scopa è un gioco fondamentale tra i giochi della tradizione popolare siciliana. Si distribuiscono tre carte a ogni giocatore e quattro scoperte sul tavolo. L’obiettivo è catturare carte dal tavolo utilizzando quelle della propria mano: si può prendere una carta di ugual valore o più carte che sommate equivalgano al valore della carta giocata.

Quando un giocatore cattura tutte le carte dal tavolo, realizza una “scopa” che vale un punto extra. Il conteggio finale considera: il numero di carte , i denari (maggioranza del seme), il settebello (il sette di denari) e la primiera (combinazione delle carte migliori per ogni seme). 

Lo Scopone scientifico rappresenta l’evoluzione della scopa per quattro giocatori in coppia, dove si distribuiscono dieci carte per giocatore senza lasciarne sul tavolo inizialmente.

Quindici

La Scopa a 15, conosciuta anche come Quindici, rappresenta una variante della scopa tradizionale che aggiunge complessità strategica al gioco. La differenza fondamentale sta nel meccanismo di presa: invece di catturare carte di ugual valore o combinazioni che equivalgano alla carta giocata, bisogna formare prese che sommino esattamente 15 includendo la carta calata dalla mano.

Il gioco mantiene la stessa distribuzione della scopa classica ma le dinamiche cambiano radicalmente. Questa variante richiede maggiori capacità matematiche e pianificazione, poiché bisogna costantemente calcolare le possibili combinazioni.

Straccetto 

Chiamato anche Stracciacamicia, è uno dei giochi più semplici quelli praticabili con le carte siciliane. Questo passatempo, dove regna sovrana la fortuna, è perfetto per coinvolgere giocatori di ogni età e livello di esperienza. L’obiettivo è letteralmente “strappare la camicia” all’avversario conquistando tutte le sue carte.

Le regole sono elementari: ogni giocatore riceve metà del mazzo e mantiene le proprie carte coperte. A turno, i partecipanti scoprono la carta superiore del proprio mazzo: chi gioca il valore più alto conquista tutte le carte in gioco. Non esistendo strategie particolari, lo Straccetto diventa un perfetto passatempo, ideale per chi vuole divertirsi senza la pressione del calcolo o della tattica.

Giochi da fare da soli con le carte siciliane

Anche chi si trova da solo può utilizzare le carte siciliane attraverso con vari giochi. I solitari tradizionali o il solitario del mattone si adattano perfettamente a questo mazzo.

Un altro passatempo consiste nel predisporre le carte secondo schemi geometrici, tentando di formare sequenze o combinazioni specifiche. Questi giochi sviluppano la pazienza, la concentrazione e la familiarità con il mazzo siciliano, permettendo di memorizzare le diverse figure e simboli. I solitari rappresentano inoltre un’ottima preparazione per i giochi di gruppo, aiutando a consolidare la conoscenza dei valori e delle caratteristiche di ogni carta.

Tabella riassuntiva dei giochi da fare con le carte siciliane

Dal dominio aragonese fino alle moderne piattaforme digitali, le carte siciliane continuano a coinvolgere giocatori di ogni età, dimostrando come questi passatempi secolari siano ancora oggi parte viva della cultura e del divertimento sull’isola.

Per facilitare la scelta del gioco più adatto alle diverse occasioni, ecco una tabella comparativa completa che organizza i principali passatempi per caratteristiche e difficoltà:

Nome del giocoNumero giocatoriDifficoltà (1-5)Durata mediaCategoria
Briscola2-6315-30 minClassico italiano
Scopa2-4420-40 minClassico italiano
Scopone scientifico4530-60 minClassico italiano
Tressette4425-45 minClassico italiano
Cucù3-8210-20 minTradizione siciliana
Ti Vitti2315-25 minTradizione siciliana
Sette e mezzo2-8210-15 minFestivo
Cavadduzzo2-815-10 minScommesse
Scopa a 152-4425-40 minVariante strategica
Straccetto2110-30 minFortuna
Solitari12-35-20 minIndividuale