Mentre molti italiani sognano di tornare a casa per le festività natalizie, i prezzi dei voli sembrano trasformare il desiderio in un salasso. In alcuni casi, un biglietto aereo andata e ritorno per una destinazione nazionale può arrivare a costare oltre 400 euro. E per chi deve volare in Sicilia o in Calabria, la situazione è ancora più drammatica.
Lo evidenzia una recente indagine condotta da Altroconsumo, che ha analizzato i prezzi dei voli su 24 tratte durante il periodo natalizio. I risultati parlano chiaro: le tratte italiane sono mediamente più care di quelle internazionali, con rincari che arrivano fino al 700% rispetto alla bassa stagione.
Sicilia la più penalizzata: volare costa quanto un weekend all’estero
Chi parte da Milano e vuole raggiungere Catania o Palermo per Natale deve prepararsi a sborsare più di 400 euro per un viaggio andata e ritorno. La Sicilia si conferma così la regione più colpita dagli aumenti natalizi, nonostante sia una delle destinazioni con maggiore domanda nei periodi festivi.
Un dato su tutti colpisce: la tratta Milano-Catania, nei giorni clou di dicembre, può costare fino al 700% in più rispetto al prezzo di bassa stagione. Un rincaro che ha fatto scattare l’allarme e che ha spinto l’associazione dei consumatori Altroconsumo a segnalare il caso all’Antitrust.
Non va meglio sulla rotta Milano-Palermo, anch’essa sopra i 400 euro. Una cifra che appare spropositata se confrontata con i voli verso alcune città europee, che nello stesso periodo costano meno della metà.
Calabria e Sud Italia: rincari sopra i 300 euro
La situazione non migliora per chi deve raggiungere la Calabria. Le tratte Milano-Lamezia Terme e Roma-Lamezia superano i 300 euro, rendendo complicato – e costoso – il ritorno a casa per le festività.
Anche la Puglia e la Sardegna registrano aumenti, sebbene leggermente più contenuti. I voli Milano-Bari e Milano-Olbia restano intorno ai 230 euro, una cifra comunque elevata per un collegamento nazionale di breve durata.
Volare all’estero? Costa meno che restare in Italia
Il dato forse più sorprendente dell’indagine riguarda le destinazioni estere: in media, i voli internazionali analizzati da Altroconsumo risultano il 41% più economici rispetto a quelli interni.
La destinazione più conveniente? Londra, con biglietti andata e ritorno a circa 70 euro. Anche Barcellona si difende bene, mentre Parigi e Amsterdam, pur con prezzi leggermente più alti, restano comunque sotto i 225 euro.
Un paradosso che spinge molti a preferire un Natale fuori porta piuttosto che a casa, soprattutto quando il prezzo di un volo per l’estero è meno della metà di un biglietto per tornare al Sud Italia.
Prezzi in calo rispetto al 2023, ma aumenti fuori stagione
Altroconsumo sottolinea anche una tendenza doppia: “La buona notizia è che durante le festività i prezzi calano un po’ rispetto all’anno scorso (anche se non per le Isole)“, osserva l’associazione. Ma avverte: “In compenso, aumentano molto i prezzi in bassa stagione“.
Questo significa che, se da un lato c’è una lieve riduzione rispetto al periodo natalizio del 2023, dall’altro i rincari si spostano in altri mesi dell’anno, penalizzando chi viaggia fuori dai picchi stagionali, come studenti o lavoratori pendolari.
Differenze territoriali e accessibilità: il caso Sicilia
Il caso della Sicilia pone anche una questione più ampia: quella dell’accessibilità delle regioni insulari. In assenza di collegamenti alternativi (come treni o auto), gli aerei diventano l’unico mezzo efficace per raggiungere l’isola. Questo sbilanciamento dell’offerta, sommato alla forte domanda durante le feste, genera una dinamica di prezzi fuori controllo.
La situazione è da tempo sotto osservazione, ma a oggi non sembrano esserci misure strutturali per contenere i costi o garantire tariffe agevolate durante i periodi sensibili come Natale o Pasqua.
Cosa può fare l’Antitrust
La segnalazione inviata da Altroconsumo all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) punta a verificare se i forti rincari siano frutto di dinamiche di mercato legittime o di comportamenti scorretti.
L’analisi sui prezzi delle 24 tratte, secondo l’associazione, mostra squilibri significativi che non sempre trovano giustificazione nei costi operativi delle compagnie. La speranza è che l’Antitrust possa intervenire per garantire maggiore trasparenza e tutelare i consumatori, in particolare quelli delle regioni più svantaggiate.
Lo sapevi che…?
- Un volo Milano-Catania a Natale può costare più di un biglietto per New York in bassa stagione.
- Nel 2024 la tratta Milano-Londra è risultata in media il 41% più economica rispetto a Milano-Catania.
- Alcune compagnie low cost modificano le tariffe fino a 10 volte al giorno nei periodi di alta domanda.
- Per le Isole, le tariffe sociali esistono solo in alcuni casi specifici e non coprono i periodi festivi.
FAQ – Domande frequenti sui voli di Natale
Perché i voli per il Sud Italia costano così tanto a Natale?
Perché c’è un’elevata domanda concentrata in pochi giorni e l’offerta non è sempre proporzionata. Inoltre, le rotte verso le Isole hanno meno alternative di trasporto.
È vero che volare all’estero costa meno?
Sì, secondo Altroconsumo, in media le tratte internazionali costano il 41% in meno rispetto a quelle nazionali.
Ci sono agevolazioni per chi deve volare verso le Isole?
Esistono alcune tariffe agevolate, ma non sempre sono attive durante il Natale. E non tutte le compagnie le applicano.
L’Antitrust può obbligare le compagnie a ridurre i prezzi?
No, ma può intervenire se rileva pratiche scorrette nella definizione delle tariffe.
Conviene prenotare con largo anticipo?
Sì, in generale prenotare prima aiuta a risparmiare. Ma nei periodi di alta stagione i prezzi possono comunque salire molto.
