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Aereo russo abbattuto, parla il pilota sopravvissuto

Colpo di scena: a parlare è il pilota russo sopravvissuto dopo l'abbattimento dell'aereo Su-24 per mano di Ankara. La Turchia avrebbe avvertito in modo chiaro, ma una volta soltanto, i piloti stranieri prima di passare all'azione: in questo articolo si fa riferimento a un (presunto) audio per suffragare la tesi.

A sparigliare le carte, però, ci ha pensato il pilota del velivolo militare russo, miracolosamente scampato alla morte. Come si legge sul sito specializzato Sputnik News, l'uomo ha fatto emergere dettagli non certo marginali: "In realtà non ci sono stati avvertimenti, né via radio né visivamente – assicura il pilota russo – Non c'è stato alcun contatto. Se avessero voluto metterci in guardia, avrebbero potuto farsi vedere, ma non c'è stato niente. E il razzo ci ha colpito senza preavviso. Ho visto perfettamente sia sulla mappa sia dal terreno dov'era il confine e dove eravamo noi. Non c'era nemmeno il rischio di entrare in Turchia".

Come se tutto questo ginepraio non bastasse, Il Giornale rivela un altro pilota dell'aviazione russa, Valery Nesmeyanov, ha pubblicato un post su Facebook – subito diventato virale – per commentare l'abbattimento del Sukhoi di ieri:

"A partire da oggi, la Turchia per me non esiste più… Sotto qualsiasi forma. Voglio spiegare il perché. I nostri aerei sono stati abbattuti in Afghanistan, in Cecenia, in Ossezia del Sud, in molti conflitti…Ma sono stati colpiti dal nemico, in battaglia…Tu spari a lui, lui spara a te, è comprensibile…E non importa quanto dure siano le perdite, perché per me, che sono un pilota militare, questo è normale. Non esiste una guerra senza perdite e noi, i militari, siamo stati preparati per questo…Ma oggi…. È TRADIMENTO e IPOCRISIA infinita. Dichiarate di essere un alleato nella lotta contro il male assoluto e poi voi stessi pugnalate alla schiena coloro che più attivamente stanno lottando contro questo male…E non parlo dello sconfinamento, che sia successo o no questo è tutto senza senso…I professionisti capiranno senza stare a discutere…Un attacco vigliacco da dietro l'angolo…Ecco cosa è stato….Non per niente si canta la canzone: 'Non ci serve la riva turca'".


 


 

Fausto Rossi