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L'Organizzazione mondiale della sanità ha appena lanciato l'allarme per il dilagare dei casi di sieropositivi che non sanno di esserlo. 122 mila, circa l'1% dei casi accertati in Europa, sono i casi di malati inconsapevoli della propria condizione. Circa uno su sette. La stima è del Centro europeo di controllo delle malattie (Ecdc) e dell'Oms Europa, ed è stata pubblicata a pochi giorni dal World Aids Day dell'1 dicembre.

Secondo il rapporto, riferito a tutti i paesi dell'area economica allargata dell'UE, i nuovi casi accertati nel 2015 sono stati circa 30mila, un numero in linea con gli anni precedenti, tuttavia il tempo tra l'infezione e la diagnosi è in aumento, circa quattro anni, con la metà dei pazienti che scopre di essere sieropositivo solo quando l'infezione è già in fase avanzata.

Come racconta "Il Messaggero", il 42% dei nuovi casi è dovuto a rapporti omosessuali tra uomini, il 32% a rapporti eterosessuali, e il 4% per siringhe infette. Il commissario alla Salute Vytenis Andriukaitis ha dichiarato: "L'Hiv continua a essere un grave problema in Europa. La stima che una persona su sette non sa di essere infetta è particolarmente preoccupante, perché queste persone non hanno accesso alle terapie salvavita e possono continuare a trasmettere il virus agli altri".