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Quello di ieri è stato un pomeriggio di ordinaria follia a Camporotondo Etneo, in provincia di Catania. Un vero e proprio assalto alla banca da parte di due rapinatori giovanissimi – uno è addirittura minorenne – che per bypassare il metal detector sono entrati privi di armi.

Una volta giunti all'interno dell'agenzia della "Banca Popolare di Lodi" di Via Umberto 41, i baby malviventi si sono divisi: uno ha raggiunto l’ufficio del direttore che, nell’attesa dell’apertura temporizzata della cassaforte, è stato minacciato e strattonato violentemente nonché costretto a consegnare il proprio portafogli.

L’altro, rimasto nella sala principale, teneva a bada i clienti e gli addetti alle casse. Uno dei clienti è stato pure perquisito e privato del portamonete. Per fortuna, uno degli impiegati è riuscito a far scattare l’allarme silenzioso collegato alla centrale operativa dei Carabinieri. In pochi minuti l’equipaggio di una gazzella del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania ha raggiunto l’istituto di credito, entrando nei locali e affrontando i malviventi che, nel giro di pochi secondi, sono stati immobilizzati e ammanettati.

Gli arrestati, due catanesi di 22 e 17 anni, dopo le formalità di rito, sono stati rispettivamente associati al carcere di Piazza Lanza e al Centro di Prima Accoglienza per minori. Per entrambi l’accusa è di rapina aggravata in concorso.