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Cadde in bagno durante il ricovero, l’ospedale lo risarcirà

PALERMO – Il Tribunale di Palermo ha condannato l'Asp a risarcire per 5.900 euro un paziente che durante il ricovero all’ospedale Ingrassia si era procurato una frattura del polso sinistro e del metacarpo scivolando.

L’episodio risale all’ottobre 2014. F.L.P. in piena notte ebbe urgenza di andare in bagno ma vicino al letto non c’erano campanelli di emergenza per allertare il personale nonostante "la condizione di incontinenza del paziente avrebbe dovuto portare i sanitari ad adottare quelle cautele opportune affinché non si verificasse la necessità per il paziente di raggiungere velocemente il bagno o comunque porre il paziente nella condizione di potere allertare, con urgenza, il personale sanitario", si legge nella sentenza.

Una volta in bagno, il paziente cadde procurandosi la frattura. "Questa sentenza sottolinea un aspetto particolare e spesso poco conosciuto del rapporto fra paziente e struttura sanitaria: in pratica la struttura, sia essa pubblica o privata, è tenuta non solo ad assicurare le prestazioni mediche, ma anche a prendersi cura del paziente in senso ampio durante le 24 ore", dice l’avvocato Marco Favarò, che ha rappresentato in giudizio l’uomo insieme all’avvocato Giovanni Lo Bue.

Oltre al risarcimento, l'Asp è stata condannata anche a pagare circa 3.000 euro di spese legali.

Fausto Rossi