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Canone Rai: residenza e prima casa, ecco chi paga e chi no

"Il canone ordinario è dovuto da chiunque detenga un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive".  La detenzione "si presume nel caso esista un'utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza". Questo si legge sul sito canone.rai.it: sarà dunque la residenza il criterio per stabilire chi avrà il canone Rai addebitato in bolletta.

La presunzione si applica solo a quelle utenze relative al luogo in cui un soggetto ha la residenza anagrafica (che vengono definite "utenze domestiche residenti"), quindi, solo sulla "prima casa".

Per quanto riguarda gli inquilini che risiedono in un immobile senza avere l'utenza elettrica intestata, questi dovranno comunque pagare il canone con una modalità da stabilire nei decreti attuativi del governo che tuttavia, al momento, non sono ancora stati predisposti. Il proprietario dovrà pagare solo per quella casa nella quale ha la residenza.

Come riportato da AdnKronos, si sta al momento pensando ad una soluzione per chi attiva una fornitura di energia a novembre o dicembre: potrebbe essere deciso che pagherà il canone da gennaio.

Chi non dovrà pagare? Gli anziani over 75 con reddito proprio e del coniuge entro 6.713,98 euro all'anno, i titolari di utenza elettrica per la seconda casa e chi ha comunicato alle Entrate di non avere la tv nel 2016. Ancora, nel question time alla Camera di giovedì scorso, il viceministro all'Economia Enrico Zanetti ha spiegato che dichiarare di avere la tv non farà scattare i controlli per gli anni precedenti

Redazione