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Caro-carburante, la Sicilia fa i conti con gli aumenti di benzina e diesel

Caro-carburante, continuano gli aumenti sui prezzi dei carburanti, secondo le rilevazioni aggiornate di Quotidiano Energia. Gli effetti in Sicilia si sono fatti sentire nei giorni scorsi, con diesel e benzina oltre i 2 euro al litro.

Gli effetti del caro-carburante

Stando ai dati di Quotidiano Energia la “media nazionale” del gasolio supera di poco la benzina, “posizionandosi sopra i 2,3 euro/l in modalità servito e oltre i 2,2 euro nel self. Salgono anche Gpl e metano auto”.

“Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self – si legge – sale a 2,217 euro/litro. Il prezzo medio praticato del diesel self cresce a 2,220 euro/litro (venerdì 2,173). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato schizza a 2,323 euro/litro e il gasolio servito vola a 2,333 euro/litro”.

Una situazione i cui effetti sono evidenti anche in tante città della Sicilia. Da Palermo a Catania, il caro-benzina è stato testimoniato da tantissimi utenti. Oggi è arrivato l’intervento dei vertici di CNA Sicilia, che sollecitano il governo regionale a premere sullo Stato, per ottenere parte delle accise generate dalla raffinazione petrolifera nazionale.

«I prezzi di diesel e benzina sono schizzati alle stelle. Una situazione ingestibile per imprese e famiglie che attendono risposte dallo Stato. Noi invochiamo anche l’intervento della Regione che avrebbe tutte le carte in regola per mettere in sicurezza l’economia dell’isola che rischia un vero e proprio collasso a causa dell’esagerato e repentino aumento del costo del carburante», affermano da CNA.

«Si tratta di una parte non indifferente che porterebbe nelle casse della Regione 9 miliardi di euro l’anno – dicono il presidente Nello Battiato e il Segretario Piero Giglione – un gettito significativo correlato al fatto che nell’Isola viene raffinato il 50% della produzione. Una fetta di queste risorse potrebbe essere destinata a ridurre proprio il prezzo dei carburanti in Sicilia.

È necessario che il Tavolo della trattativa tra Roma e Palermo, avviato grazie ad un accordo stipulato lo scorso anno, definisca celermente contenuti e modalità in modo da potere subito stabilire un progressivo riparto delle accise a beneficio della Regione Siciliana, la cui fonte di approvvigionamento servirebbe appunto per il contenimento del caro carburante».

Redazione