Dopo l’approvazione da parte di Camera e Senato, la palla passerà nuovamente all’ARS. Il parlamento siciliano infatti dovrà legiferare su varie questioni inerenti la creazione dei due casinò: la location sia a Palermo che a Taormina; le modalità di gestione; l’affidamento a società per azioni individuate mediate procedure pubbliche; la durata di tale concessione; i giochi autorizzati e infine i giorni di chiusura e gli orari di apertura al pubblico.
Si tratta comunque di una decisione storica, perché i due casinò andranno ad aggiungersi agli altri quattro attualmente presenti sul territorio italiano: Campione d’Italia (Lombardia), Saint-Vincent (Valle d’Aosta), Sanremo, Venezia. Tutti al nord insomma. Il ddl è stato fortemente voluto dai deputati del gruppo “Articolo 4″. Lino Leanza, primo firmatario della proposta di legge, ha affermato: “due casinò nell’isola possono essere un importante volano di crescita turistica e di sviluppo e rappresentano una forma di risarcimento per le tante discriminazioni subite dalla nostra isola. Mi auguro che anche a livello nazionale i deputati eletti in Sicilia mostrino coesione analoga a quella che è contraddistinto il parlamento siciliano“.
Gli fanno eco altri due deputati di Articolo 4, Pippo Currenti e Totò Lentini, che aggiungono: ”quella della realizzazione dei casinò è una opportunità che la Sicilia non può farsi sfuggire: troppo spesso i turisti lasciano la regione per dirigersi sulla vicina isola di Malta dove si può anche giocare in un casinò ed anche sul territorio italiano esistono casinò come Sanremo e non solo“. I deputati inoltre sostengono che la creazione dei due casinò contribuirà ad attirare quei giocatori che si rivolgono ai siti web, dirottando i capitali a favore di imprese che hanno sede all’estero, e a togliere allo stesso modo clientela alla criminalità organizzata.
Detto questo, ci si pone un dilemma morale: i casinò sono davvero quello che serve alla Sicilia per ripartire economicamente? Certamente due strutture del genere contribuiranno a rimpinguare in parte le casse regionali, ma senza dubbio non in maniera considerevole. Inoltre sì, così viene “legalizzato” certo tipo di gioco d’azzardo, ma bisogna anche ricordarsi che la ludopatia è una patologia in rapida crescita negli ultimi anni. Inoltre proprio i casinò online attualmente offrono probabilmente una “concorrenza” fin troppo spietata. Adesso però si potrà affermare che l’offerta turistica sicilia sarà sostanzialmente completa.
Dario Lo Cascio