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Caso Loris, la verità nei disegni di Veronica Panarello: ecco cosa è emerso

La trasmissione televisiva "Quarto Grado" ha rivelato alcuni dettagli contenuti nei documenti inediti relativi alla perizia psichiatrica cui è stata sottoposta Veronica Panarello. La donna, madre di Loris Stival, è attualmente in carcere con l'accusa di aver ucciso il figlio. I periti hanno indagato sul difficile passato della donna, attraverso vari test, e hanno chiamato in causa anche parenti, amici e conoscenti. Come ha riportato Urban Post, in particolare gli esperti si sono soffermati su alcuni disegni fatti dalla donna durante la perizia:

Personalità borderline” recitava il referto medico seguito al ricovero per un presunto tentativo di suicidio, a Ragusa nel 2004, di una giovanissima Veronica Panarello. Contrasti con i familiari, già ammessi dalla donna nell’interrogatorio che precedette il suo arresto, l’8 dicembre 2014. E quindi il referto della perizia psichiatrica (chiesta dalla difesa) eseguita dall’équipe medica incaricata dal gip Andrea Reale, che ha confermato: “Veronica Panarello presenta tratti disarmonici della personalità” ma “all’epoca dei fatti (l’omicidio del piccolo Loris Stival ndr) aveva capacità di intendere e di volere.

Nel corso delle sedute, a Veronica Panarello è stato anche chiesto di compilare alcuni test grafici: i disegni sono stati mostrati in esclusiva durante la trasmissione. La madre di Loris ha disegnato una donna 25enne nel giorno del matrimonio e uno sposo, entrambi con occhi grandi. Il soggetto maschile aveva una cravatta ben delineata e in evidenza. 

Quando alla detenuta è stato chiesto di raffigurare la sua famiglia, la sua reazione sarebbe stata scomposta. Una Veronica turbata e agitata avrebbe disegnato dunque i suoi familiari e se stessa, dimenticandosi di rappresentare il figlio più piccolo, aggiunto poi con la simulazione di una gravidanza disegnando su se stessa il pancione.

I disegni, secondo gli psichiatri, avrebbero delineato una "persona sensibile alla critica sociale", con "bisogno di protezione e senso di colpa legato ad attività manipolatoria". Ci sarebbero inoltre "tratti di narcisismo, bisogno di affetto e traumi del passato mai superati".

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Redazione