Attorno al “Dialogus” – aggiunge – abbiamo raccolto un gruppo di artisti libristi siciliani di notevole spessore culturale e manuale e abbiamo affidato il nostro pensiero alla loro interpretazione che ne restituisce aspetti individuali e generali in forma assolutamente libera per materiali e linguaggio”.
Il formato leporello offre, con i suoi molteplici ripiegamenti, la possibilità di raccontare episodi diversi e variegati e di realizzare piccoli preziosi capolavori come quelli esposti nella mostra che, prima di Cefalù, è stata ospitata dal monastero dei Benedettini di Monreale.
La mostra è allestita tra la biblioteca e il piano nobile del museo, si snoda all’interno del percorso espositivo e dialoga, arricchendosi di rimandi formali ed estetici, con le collezioni del barone Enrico Pirajno, appassionato studioso e bibliofilo. Per questo l’esposizione è inserita nel programma delle attività (“Il barone Mandralisca di Cefalù, uomo del suo e del nostro tempo”) che si svilupperanno a partire dal 13 ottobre e fino al 31 dicembre. Sono previsti, fra l’altro, anche un concerto del maestro Diego Cannizzaro con il fortepiano del museo, alcune conferenze e una mostra di abiti e costumi dell’Ottocento.
Per tutta la durata della mostra di libri d’artista verrà attivato all’interno del museo un laboratorio didattico permanente. Le attività proposte accompagneranno i bambini in un percorso di conoscenza che partirà dalla consultazione dei testi del fondo antico della biblioteca del barone Mandralisca contemporanei alla prima edizione del “Dialogus Creaturarum Moralisatus”. I bambini seguiranno il processo di rilettura del celebre testo e, prendendo spunto dalle collezioni malacologica e ornitologica, saranno portati a costruire e illustrare un loro libro d’artista in formato leporello.