Test sierologici contro il Coronavirus anche in Sicilia. Lo screening ha l’obiettivo di monitorare l’andamento del contagio. I test sierologici in Sicilia verranno condotti su categorie specifiche. Sul personale sanitario si effettueranno i test quantitativi, mentre per le persone che popolano le Rsa, le Cta, le Case di riposo, ad esempio, si procederà con i test qualitativi cioè con le card. Si tratta di esami complementari ai tamponi.
A differenza dei “tamponi”, che servono a individuare la presenza del Coronavirus all’interno delle mucose respiratorie, i test sierologici servono ad individuare tutte quelle persone che sono entrate in contatto con il virus. I primi forniscono un’istantanea sull’infezione, i secondi “raccontano” la storia della malattia. Attraverso i test sierologici infatti è possibile andare ad individuare gli anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario in risposta al virus.
La Regione condurrà lo screening epidemiologico attraverso la supervisione del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’assessorato alla Salute. Sono previsti test per le Forze dell’ordine, per gli uffici pubblici, la popolazione carceraria e comunque su una porzione significativa della cittadinanza siciliana.
«L’avvio di operazioni di screening a partire dalle Rsa, dalle Cta, dalle Case di riposo e più in generale dalle comunità che ospitano pazienti fragili – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone – assieme a un elevato controllo sanitario va allargato anche al personale delle strutture, ma non può limitarsi ad esso. Infatti bisogna puntare anche ad altre categorie».