Si conclude oggi una delle settimane più caotiche che si ricordi all’interno degli ambulatori di medicina generale italiani.
L’entrata in vigore del cosiddetto “Decreto Lorenzin”, che ha eliminato dalla prescrivibilità oltre 200 tra esami ed analisi, ha gettato nella confusione i medici, schiacciati da un lato da nuove norme complesse e spessissimo in contraddizione con quelle vigenti e dall’altro dalla giusta richiesta di salute dei pazienti.
Se il ministero della salute non eliminerà le numerosissime criticità del decreto, la situazione si ripresenterà anche nelle prossime settimane, con gravi conseguenze per la salute dei cittadini e per la serenità di lavoro dei medici, che oggi sono costretti ad impiegare la maggior parte del loro tempo per cercare di capire e spiegare agli utenti normative cervellotiche e, spesso, ingiuste.
Di tutto ciò dobbiamo ringraziare l’efficientissimo (a comu!) premier Renzi, il ministro (senza laurea) Lorenzin e i superpagati burocrati del ministero della Sanità, gente che probabilmente non ha la minima idea di quale sia il lavoro che si svolge in un ambulatorio di medicina generale o in un ospedale.
Armando A.
