”Non c’e’ nessun pericolo in Italia per la diffusione del virus Ebola”. Lo afferma Aldo Morrone, primario di Medicina delle Migrazioni dell’IFO San Gallicano di Roma e tra i medici italiani maggiormente esperti di malattie tropicali e in particolare africane. ”Il nostro Paese, gia’ da dicembre 2013, durante la prima epidemia documentata di malattia da virus Ebola in Africa occidentale – rileva Morrone in una nota – ha attivato, in collaborazione con gli uffici dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ e dell’ECDC, European Center for Desease Control, la rete di sorveglianza internazionale e di sentinella epidemiologica. E’ stato fatto proprio per contrastare l’ipotetica diffusione di qualsiasi virus che potesse arrivare, Ebola compreso, sul nostro territorio”.
Anche se siamo in presenza di un’epidemia che ha colpito tre paesi, Guinea, Liberia e Sierra Leone, rileva, ”non c’e’ allo stato attuale nessun rischio che qualche individuo contagiato dal virus Ebola, possa raggiungere l’Italia senza che le autorita’ sanitarie ne vengano a conoscenza. Non c’e’ nessun possibile innesco di un focolaio epidemico”. Anche gli interventi della nostra Marina Militare, ricorda Morrone, ”impegnata nell’Operazione Mare Nostrum, sono realizzati da operatori sanitari che usano Dispositivi di protezione individuali e lavorano in coordinamento con una rete di sorveglianza stabilita con i maggiori centri infettivologici italiani e con l’OMS”. Quanto alla notizia di un vaccino contro Ebola che gli Stati Uniti stanno attualmente sperimentando con successo sugli animali, Morrone sottolinea che esso rappresenta “un’importante speranza in piu’. Non dimentichiamo – conclude – che il virus Ebola ha caratteristiche particolari che ne impediscono il contagio attraverso la respirazione e per contagiarsi bisogna entrare in contatto con i liquidi biologici del malato, mentre le persone che avessero contratto il virus e ancora non sono malate, i cosiddetti portatori sani, non possono a loro volta trasmettere l’infezione; e’ un virus difficile da esportare e infatti nessun caso di Ebola e’ mai stato importato in Europa, tanto meno in Italia”.
Peppe Caridi