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01010101Alzheimer, demenza, disturbi cognitivi.L’invecchiamento può riservare amare sorprese al nostro cervello, che improvvisamente perde colpi e dimentica volti, nomi, eventi fondamentali. Questo può accadere anche alle persone giovani a causa di una alimentazione scorretta. Esistono infatti cibi che danneggiano i percorsi neuronali e cibi che, al contrario, aiutano la mente a rimanere in forma. Ecco la top ten dei cibi “amici del cervello”:

BROCCOLI CERVELLOBROCCOLI: Le ricerche evidenziano chebroccoli e altre Brassicacee (cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori ecc.) sono tra gli ortaggi più utili per potenziare la memoria, persino quella verbale, la concentrazione e l’attenzione, riducendo il rischio di Alzheimer e di altri tipi di demenza. Il merito va al loro alto contenuto di vitamina C, antiossidante fondamentale, che rinforza i vasi sanguigni, compresi quelli del cervello, migliorandone l’elasticità, e all’acido folico, che abbassa i livelli di omocisteina, una sostanza implicata nei deficit mnemonici. Sono ottimi per condire la pasta, al posto del solito sugo.

NOCINOCI: Le noci, ideali come spuntino spezza-fame e come ingrediente nella preparazione di gustosissime insalate, sia letteralmente che in modo figurato, richiamando i due emisferi del cervello umano, rappresentano “il cibo del cervello”. Costituite dal 15 al 20% di proteine, contengono acido linoleico (acidi grassi omega 6), acido alfa-linoleico (acidi grassi omega 3), vitamina E e vitamina B6, che le rendono un’ottima fonte di nutrimento per il sistema nervoso. Gli acidi grassi omega 3 delle noci sono particolarmente utili per le funzioni cerebrali. Il nostro cervello è costituito per più del 60% di grassi strutturali, che devono essere in primo luogo grassi omega-3, per far funzionare correttamente le sue membrane cellulari, principalmente composte di grassi, che sono i guardiani delle cellule. I grassi omega-3, flessibili e fluidi per natura, rendono facile, per le sostanze nutritive, passare attraverso la membrana esterna della cellula e aiutano a rimuovere i rifiuti in modo efficiente. Le noci possono anche aiutare a correggere i livelli di serotonina del cervello umano. Essa, come noto, controlla il nostro umore e il nostro appetito.

SEMI ZUCCACURCUMA: La curcuma, una spezia di colore giallo presente anche nel curry, continua a stupire i ricercatori per via del suo principio attivo: la curcumina, nota per i suoi effetti antinfiammatori, benefici anche per il sistema nervoso e per la capacità di fornire un aiuto nella prevenzione dell’Alzheimer. Usate la curcuma spolverizzata sulle pietanze al posto del sale.

SPINACI: Gli spinaci sono una verdura ricca di proprietà benefiche, in grado di proteggere le cellule nervose dagli effetti dell’invecchiamento. Negli spinaci sono presenti in diverse quantità vitamine e sali minerali ma è in particolare lavitamina K che contribuisce al giusto equilibrio di cervello e sistema nervoso oltre che alla coagulazione del sangue in caso di ferite.

SEMI DI ZUCCA: Sorprendentemente, la più potente parte della zucca risiede nella sua parte meno utilizzata. I semi di zucca sono un potente alimento, ricco di sostanze nutritive, tra cui: zinco, vitamina A ed E, e il prezioso Omega 3 e Omega 6 acidi grassi. Lo zinco nei semi di zucca svolge un ruolo fondamentale nel migliorare la memoria e le competenze di pensiero.

MIRTILLI  E ALTRI CERVELLO - CopiaMIRTILLI: Questi frutti di bosco contengono delle sostanze nutritive dette proantocianidine che proteggono il cervello dall’effetto delle tossine ambientali e sono in grado di diminuire l’attività dei radicali liberi. Le proantocianidine presenti nel mirtillo sono più concentrate ed efficaci delle vitamine C ed E e aiutano anche in caso di perdita di memoria o di declino delle abilità motorie. Questi frutti hanno poi azione antinfiammatoria.

POMODORI: Gustosi nelle insalate, ottimi per sughi e contorni, i pomodori sono davvero utili per la salute del nostro cervello, contenendo licopene, che ottimizza le funzioni cerebrali, incominciando dalla conservazione dei ricordi, oltre a proteggerci dal cancro. Quando cuociamo il pomodoro per fare il sugo, si produce fino a 5 volte di più licopene. Il calore della cottura, infatti, rompendo le pareti delle cellule del pomodoro, libera questa potentissima sostanza benefiche, rendendola completamente assorbibile dall’apparato digerente, proteggendo dai rischi di tumore.

TE' VERDE

TE’ VERDE: Le proprietà neuroprotettive del tè verde sono venute in luce da uno studio effettuato dai ricercatori dell’Universitá di Tohoku su oltre 1000 giapponesi di età superiore ai 70 anni, pubblicato dall’American Journal of Clinical Nutrition. Dallo studio è emerso che chi consuma due o più tazze di tè verde al giorno vede dimezzate, rispetto a chi beve solo tre tazze alla settimana, le percentuali di incidenza di problemi mentali legati all’invecchiamento, con benefici visibili «a prescindere» da altri fattori tra cui la dieta, l’esercizio fisico o il fumo. Il tè verde è diventato una sana abitudine grazie alla presenza di sostanze che svolgono un’azione protettiva nei confronti di malattie neurodegenerative. E’ ricco di polifenoli, fondamentali nella lotta contro i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare e dei processi degenerativi, prevenendo i processi di invecchiamento cerebrale e in modo particolare le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.

CIOCCOLATO FONDENTE 10 - CopiaCIOCCOLATO FONDENTE: Uno studio italiano pubblicato sulla riivista ‘Hypertension’ e sul sito dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha scoperto che cacao fa bene alla memoria e previene il declino cognitivo. Consumare ogni giorno i flavonoli del cacao, all’interno di una dieta bilanciata e controllata dal punto di vista calorico, può frenare il declino cognitivo che interessa ogni anno oltre il 6% degli over 70 con problemi di memoria, anticamera dell’Alzheimer. Dallo studio è emerso che i consumatori di cioccolato fondente hanno performance migliori in termini di funzionalita’ cerebrale, memoria a breve e a lungo termine, velocita’ di pensiero e capacita’ cognitiva complessiva, rispetto a chi ne consumava meno, oltre ad una riduzione della pressione sanguigna, dello stress ossidativo e dell’insulino-resistenza, , condizione legata al rischio di diabete

uovaUOVA: Nelle uova si trova un nutriente chiamato colina, che svolge un ruolo importante per la salute delle funzioni cardiovascolari e cerebrali, consentenendo di mantenere una memoria efficiente. Il consumo di uova , però, dev’essere compreso tra un minimo di 2e un massimo di 4 a settimana, perché, se da un alto garantiscono un notevole apporto di colina, dall’altro favoriscono un aumento del colesterolo. La colina è comunque contenuta anche in altri alimenti, come arachidi, merluzzo, pollo, pancetta, semi di girasole e cavolfiori.

Caterina Lenti

Meteoweb