Un nuovo studio, effettuato dall'Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio, ha messo in luce i pericoli associati all'ingestione dei cosiddetti glicoalcalodi, in particolare della solanina che si forma nelle patate quando sono vecchie e ricche di germogli (ma anche quando sono particolarmente rugose). In questo caso, le patate potrebbero contenere quantità troppo elevate di solanina, la cui presenza aumenta quando sono in fase di germogliazione e quando la buccia è verde.
Per questo motivo non si dovrebbero mangiare patate crude o verdi e bisognerebbe limitare il consumo di patate germogliate. La solanina, se assunta in eccesso, può provocare nausea, vomito, irritazioni gastriche e persino febbre.
Per mantenere l'assunzione di glicoalcaloidi più bassa possibile, il BfR ha stilato una sorta di vademecum sulle seguenti raccomandazioni standard relative alla conservazione e alla preparazione delle patate: