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FAVARA (AGRIGENTO) – i carabinieri hanno sequestrato bombe, kalashnikov e pistole durante un blitz compiuto in due abitazioni a Favara, nell'Agrigentino. Arrestato l'infermiere 50enne Amedeo Caruana. Secondo "TgCom 24", avanza l'ipotesi di una guerra di mafia in cantiere, anche per gli ultimi fatti di sangue avvenuti nel territorio, in particolare il 23 maggio: l'obiettivo è stato Carmelo Nicotra, ferito a colpi di kalashnikov per una sorta di regolamento di conti tra clan rivali.

Durante le perquisizioni, i militari hanno trovato un ingente quantitativo di armi in ottime condizioni e in perfetto stato di conservazione: 4 pistole di diverso calibro, 3 mitragliette, 1 moschetto calibro 9, 2 carabine, 1 bomba a mano mod. 35, 1 granata da 40 mm, circa 8000 cartucce di diversi calibri e marche, decine di silenziatori e caricatori per pistole e mitragliette, vari strumenti per l'alterazione delle armi e per la fabbricazione di munizioni, 1 maschera antigas, 1 giubbotto antiproiettile, numerosi accessori per armi.

Inoltre in una delle due abitazioni i carabinieri hanno scoperto un vero e proprio laboratorio finalizzato alla fabbricazione di cartucce e all'alterazione di armi. La vittima sarebbe vicina a Maurizio Di Stefano, 40enne agrigentino scampato a un agguato a settembre a Liegi. Per questo motivo gli inquirenti non escludono la pista della guerra di mafia che porta a due gruppi che si stanno contrastando per il controllo del traffico della cocaina dal Belgio.