È considerato il “padre” dei microchip (il primo fu Intel 4004); prima di Steve Jobs, l’inventore della tecnologia touchscreen; lo sviluppatore della tecnologia MOS che permise la fabbricazione della memoria RAM; e dello strumento che collegò il personal computer alla rete telefonica. I suoi microprocessori 8008 e 8080 sono i progenitori della famiglia di processori 8086 che tuttora domina il mercato dei Pc. Tutti effetti che oggi fanno parte del lavoro quotidiano di un qualsiasi possessore di Pc, dal ragazzino al professionista, ma che a fine anni Sessanta erano pura avanguardia.
Bill Gates ha detto: “Prima di Faggin, la Silicon Valley era semplicemente la Valley”: Federico Faggin [Vicenza 1941] dal 1968 vive negli Stati Uniti, vicino Palo Alto, ha la cittadinanza americana, ma appena può rientra in Italia, invitato dalle Università – gli sono state conferite sei lauree Honoris causa –per discutere di coscienza e consapevolezza ai giovani. Che seguono affascinati questo fisico e inventore di 83 anni che riesce a parlare con ogni generazione.
Federico Faggin sarà martedì prossimo (29 ottobre) dalle 10 al Teatro Massimo, a Palermo per un incontro con giovani e professionisti su Coscienza e Intelligenza naturale e artificiale organizzato dalla business community Palermo Mediterranea: le scuole hanno risposto in massa, in pochi giorni sono andati esauriti i posti per la conferenza, che sarà comunque possibile seguire in streaming sul canale YouTube di Innovation Island, sponsor tecnico dell’evento: https://www.youtube.com/live/zSP-zDMql5Y
Partendo da una convinzione: che qualsiasi nuova frontiera della tecnologia si possa mai raggiungere, una macchina non potrà mai sostituire l’uomo. Perché non possiede una coscienza né un’intelligenza creativa. “In un’epoca dove l’A.I. ci viene proposta come qualcosa che ci può sostituire, è fondamentale capire chi siamo. Se ci consideriamo macchine, saremo prima o poi superati dalle macchine stesse, costruite da chi vuole controllarci” ha spiegato Faggin presentando il suo ultimo libro, Oltre l’invisibile (2024, Mondadori), il terzo dopo Silicio e Irriducibile.
Al Teatro Massimo Federico Faggin si confronterà con Marco Camisani Calzolari, cyberumanista, docente universitario, divulgatore, dal 2017 tra i consulenti di Striscia la notizia sul mondo della tecnologia, dei social, dei videogiochi e dell’innovazione. Spunti filosofici verranno offerti da Riccardo Dal Ferro (inventore della stand-Up Philosophy e creatore del podcast filosofico “Daily Cogito” che raccoglie 2 milioni di ascoltatori mensili sul web); con Antonio Chella – professore di Robotica e direttore del Robotics Lab del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo – Faggin discuterà di coscienza dei robot e con il compositore Marco Betta, di conoscenza attraverso la musica.
L’evento è a cura di Palermo Mediterranea. “A 100 anni dalla fondazione della fisica quantistica, Federico Faggin propone il superamento del paradigma culturale scientista, un tema attuale e stimolante, legato com’è all’intelligenza artificiale, che abbiamo voluto regalare ai nostri studenti” spiega Donato Didonna, membro del board di Palermo Mediterranea e main sponsor dell’evento con Cappadonia Gelati.