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La Festa di San Vincenzo Ferreri a Calamonaci

La festa in onore di San Vincenzo Ferreri viene celebrata in due date: la prima esclusivamente liturgica il 5 Aprile di ogni anno, la seconda, quella popolare e paesana, la seconda domenica di agosto. Fino al 1974 la festa popolare si svolgeva nella seconda domenica di maggio, secondo tradizioni antiche, ma l’anno successivo la data della festa venne spostata ad agosto, in seguito a numerose pressioni di centinaia di emigrati, i quali contribuivano con congrue offerte in denaro, ma non potevano assistere alla festa. Leggende e storia hanno reso sempre più spettacolare questa festa e hanno mantenuto i calamonacesi attaccati al paese d’origine nel ricordo e nella devozione a San Vincenzo Ferreri. La devozione per San Vincenzo Ferreri è tutt’ora meravigliosa e commovente. Queste circostanze esercitano una benefica influenza nella vita del paese e tiene attaccati alla Chiesa molti calamonacesi. Potremmo affermare che senza la devozione a San Vincenzo Ferreri sarebbe stata diversa la visione morale e religiosa del paese. Ricca di elementi di autentica religiosità e di folklore, ma anche di genuino paganesimo, la festa di San Vincenzo di Calamonaci è meglio conosciuta in ogni angolo del mondo, come la festività delle “Rigattiate” (rigata, corsa) tra due opposte e antiche fazioni di fedeli. Il venerdì e la domenica, a sera, le due fazioni antagoniste, in cui idealmente si divide la cittadinanza, i “Sangiuvannara” e i “Sammichilara” danno vita alle “Rigattiate”. A questa competizione partecipa tutto il paese e tra mortaretti e giochi d’artificio, i simulacri di San Giovanni e di San Michele vengono fatti sfilare in vere e proprie precessioni in corsa su caratteristiche vare artisticamente addobbate. Queste vare vengono portate sulle spalle dai giovani e meno giovani, mentre la gente che segue il Santo porta in mano ramoscelli di alloro, il tutto scandito dal suono della musica e dai fuochi d’artificio.

 
Calogero Montalbano
Staff Siciliafan