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La festa di Sant’Agata, patrona di Catania, rappresenta ogni anno un momento di grande coinvolgimento religioso e sociale, capace di unire i fedeli e non solo, in un evento che trasuda fede, tradizione e spiritualità.

Questa celebrazione, che affonda le sue radici secolari, continua a vivere una forte emozione collettiva, come dimostra l’afflusso di cittadini, pellegrini e turisti che ogni anno affollano la città etnea per rendere omaggio alla Vergine e martire.

Il Pontificale presieduto dal Cardinale Zuppi

Il 5 febbraio è una data significativa per i devoti di Sant’Agata, e non solo per i catanesi. Il Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha presieduto il solenne pontificale nella Cattedrale di Catania, accompagnato da autorità religiose e politiche, tra cui il Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, e il Sindaco di Catania, Enrico Trantino. Durante l’omelia, il Cardinale Zuppi ha pronunciato un messaggio di speranza e di amore, sottolineando l’importanza di Sant’Agata come simbolo di resistenza e di luce per la città e per la comunità cristiana. La sua omelia ha suscitato un applauso scrosciante dai presenti, particolarmente emozionante quando il porporato ha concluso con un saluto in siciliano: “Chiamamula cu grazie e cu cori”.

Messaggi di speranza e testimonianza cristiana

L’arcivescovo metropolita di Catania, Monsignor Luigi Renna, ha ribadito il valore della presenza del Cardinale Zuppi a Catania, sottolineando come Sant’Agata abbia insegnato alla città a rialzarsi e a “organizzare la speranza”. “Sant’Agata non si è mai tirata indietro di fronte alle difficoltà della testimonianza cristiana”, ha affermato Renna, rendendo omaggio al sacrificio di Sant’Agata e degli altri martiri siciliani, come il giudice Rosario Livatino e don Pino Puglisi, esempi di testimonianza e lotta contro la mafia.

Il messaggio di speranza e il giubileo

Il cardinale Zuppi, inoltre, ha parlato della santità come una chiamata all’amore di Dio e al servizio per gli altri. “La santità non significa perfezione, ma amore per gli altri e frutti che non dobbiamo calcolare”, ha sottolineato, invitando i presenti a non cedere alla rassegnazione ma a coltivare la speranza, anche di fronte alle difficoltà quotidiane. Il giubileo in corso, infatti, rappresenta un’opportunità per riflettere, per fare memoria e per non perdere mai la capacità di sperare.

Le parole di Renato Schifani

Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato il significato profondo della festa di Sant’Agata, evidenziando come questo evento rappresenti un’occasione di riflessione e speranza per tutta la comunità siciliana. “Le celebrazioni per la patrona di Catania sono sempre un momento di grande emozione, tra fede e partecipazione popolare“, ha affermato Schifani. “Voglio sottolineare i valori cristiani che soggiacciono a questo momento di grande tradizione, quei valori che ci impongono di aiutare gli ultimi, chi si trova in condizioni di disagio e difficoltà”, ha proseguito, ribadendo che “non lasciare indietro nessuno” è uno dei punti cardine del suo governo. Schifani ha anche accolto l’appello del cardinale Zuppi, dicendo: “Diciamo no alla rassegnazione, perché, come ha sottolineato il cardinale, vogliamo alimentare la speranza di un futuro migliore per la Sicilia e per tutta la nostra comunità.”

Il valore della festa per la città e per i turisti

Come sottolineato dal presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, la festa di Sant’Agata non è solo un evento religioso, ma ha una valenza economica e culturale di grande importanza. “Questa è la prima festa religiosa in Italia e la terza al mondo per partecipazione, con un ritorno di immagine fondamentale per la Sicilia”, ha dichiarato Galvagno. L’affluenza record di turisti, infatti, evidenzia l’appeal internazionale della celebrazione, che ogni anno attira visitatori da ogni angolo del mondo, consolidando il brand Sant’Agata come simbolo di spiritualità e accoglienza.

La tradizione e l’importanza del supporto della comunità

L’omaggio floreale al fercolo di Sant’Agata e la tradizionale processione lungo le vie di Catania sono il culmine di una serie di cerimonie che coinvolgono tutta la comunità, dai volontari alle forze dell’ordine, tutti impegnati per garantire la sicurezza e il buon andamento della festa. Ogni anno, l’amministrazione comunale, il prefetto e i cittadini si uniscono per fare in modo che questa festa si svolga in armonia, in un clima di grande partecipazione e rispetto.

Le celebrazioni in corso

La festa proseguirà con la celebrazione della Messa presieduta da Monsignor Alessandro Damiano, arcivescovo metropolita di Agrigento, seguita dalla processione delle reliquie di Sant’Agata lungo via Etnea e nelle principali vie della città. Come sempre, l’orario della processione è incerto e dipenderà dalle condizioni meteorologiche, ma la solennità dell’evento rimane immutata, con il fercolo che farà tappa in vari luoghi simbolici della città, come la Chiesa di San Benedetto e Piazza Duomo.