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Paese che vai, cibo di strada che trovi. Lo street food siciliano è conosciuto e apprezzato ben oltre i confini dell'Isola e quello palermitano è diventato protagonista di un articolo pubblicato dal britannico The Guardian. Ad attirare l'attenzione degli inglesi è la frittola, preparazione tipica della tradizione gastronomica del capoluogo siciliano. Si tratta del risultato di una particolare preparazione degli scarti della macellazione del vitello: i pezzetti di carne vengono sottoposti ad un processo di bollitura ad alta temperatura in grandi silos e, dopo la cottura, vengono torchiati per eliminare l'umido e pressarli in balle. Il frittolaro fa rinvenire la frittola friggendola con strutto e riponendola in un grande cesto di vimini, coperto da uno straccio. 

Ecco cosa scrive il giornalista  nell'articolo del Guardian:

In Sicilia, la colazione non è tanto a base di cappuccino, quanto piuttosto a base di frittola – scarti di macellazione del vitello – bolliti e fritti fino a quando non diventano croccanti. Questo è ciò che sto stringendo adesso tra le mie mani ed è qualcosa di sorprendentemente buono, che mi ricorda la pelle del pollo arrostito.

Non troverete questo snack ovunque in Italia. Qui, nella capitale del cibo di strada del Paese, il pasto tipico non è un lungo pranzo o una pizza in una terrazza soleggiata. Questa è una realistica città di mare, in cui gli abitanti del luogo divorano uno storico miscuglio di ingredienti mentre camminano lungo le strade in basolato – sulle tracce dei conquistatori dell'Isola, che includono arabi, spagnoli e normanni. 

Foto: Stephen Woolverton