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01010101Otto persone, tra le quali quattro carabinieri, sono state arrestate nell’ambito di un’inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Caltanissetta che ha indagato su un giro di estorsioni e truffe. Le accuse, a vario titolo, sono di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata dalle finalità mafiose, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio, accesso abusivo a sistema informatico, millantato credito, truffa ed altri reati. Le manette sono scattate per due marescialli e due appuntati, che per quattro anni hanno prestato servizio al Reparto Territoriale di Gela. All’inchiesta ha contribuito in modo determinante le dichiarazioni di un pentito legato al clan di Gela. Dalle indagini sono emersi episodi di estorsione ai danni di un imprenditore gelese e di corruzione da parte dello stesso imprenditore, raggiunto a sua volta dall’ordinanza. In particolare, l’imprenditore avrebbe corrotto i pubblici ufficiali al fine di acquisire informazioni riservate, mediante la visione di fascicoli d’ufficio e l’accesso abusivo alle banche dati. Gli inquirenti contestano inoltre il recupero crediti e la vigilanza ai beni aziendali, in cambio di favori ed utilità economiche; false dichiarazioni testimoniali e millantati crediti, nell’ambito di procedimenti penali inerenti sinistri stradali e vertenze di lavoro, per agevolare l’acquisizione di certificazioni amministrative presso uffici giudiziari. Ad un nono indagato è stato imposto l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.

F.F.
Strettoweb