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Macabra scoperta a Bagheria, nel Palermitano: Giuseppina Orobello, 71 anni, è stata trovata morta nel suo appartamento, per terra, in un lago di sangue. A segnalare l'accaduto è stata la figlia del convivente della donna, il quale, per le sue delicate condizioni di salute, non si sarebbe accorto di nulla, mentre si trovava a letto. Secondo quanto riportato da Tgcom24, i carabinieri hanno fermato il 35enne Toni Lanza, vicino di casa, sospettato del delitto: Lanza non avrebbe ammesso la sua colpevolezza.

La figlia del convivente della donna ha le chiavi poiché assiste il padre, gravemente malato: come ogni mattina, era andata a trovarlo per aiutare la signora Orobello a pulirlo e a preparare qualcosa da mangiare.

Ecco cosa si legge su Tgcom24:

I dissidi col vicino di casa – L'omicidio si è consumato attorno alle 10. La vittima avrebbe aperto la porta all'assassino e sarebbe stata colpita con un oggetto, forse un coltello. L'arma non è stata ancora recuperata. Dopo un'ora, i militari, che hanno ascoltato diverse persone, hanno rintracciato e condotto in caserma Toni Lanza con il quale la vittima avrebbe avuto dissidi da qualche tempo.

Il fermato è anche un disabile psichico – Per tutto il giorno gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore di Termini Imerese Paolo Napolitano, hanno continuato ad ascoltare una serie di testimoni e residenti della palazzina. Sono stati loro a riferire degli screzi tra la vittima e il condomino, che vive in un appartamento con la madre. Piccole beghe di vicinato, incomprensioni caratteriali che potrebbero avere scatenato la violenta reazione. L'uomo soffrirebbe di un ritardo psichico, ma finora non avrebbe dato adito a possibili comportamenti aggressivi. Anzi, chi lo conosce bene, parla di un uomo disponibile a svolgere piccole commissioni per conto dei condomini in cambio di qualche spicciolo. Stavolta però qualcosa, è il sospetto, avrebbe fatto scattare l'aggressione nei confronti della donna colpita con ferocia e lasciata nel salone di casa coperta di sangue.