Il rientro è previsto per le ore 20.00.
L’escursione ha luogo con mezzo proprio. Per informazione email: palermo@siciliantica.it.
Le vette oggetto della visita toccano quasi i duemila metri di altezza e sono caratterizzate da una sostanziale differenza tra le parti centrali calcaree e quelle più esterne di natura argillosa e sabbiosa. Spettacolari sono le grandi “falesie” che solcano il versante nord di Monte Cervi. Proprio il massiccio del Monte Cervi (1794 m), rappresenta un importante contenitore delle riserve d'acqua delle Madonie. La flora è caratterizzata da alcuni endemismi importanti, primo fra tutti quello dell’abete dei Nebrodi (Abiens nebrodensis). Altra specie endemica è l’Astragalo dei Nebrodi, pianta arbustiva a forma di cuscinetto spinoso. Troviamo ancora la Ginestra del Cupani, il Lino delle fate siciliane, l’Alisso dei Nebrodi, l’Aglio dei Nebrodi, la Viola, l’Erica arborea, lo Sparzio spinoso, le Ginestre, i Cisti, il Corbezzolo. I boschi sono caratterizzati dalla presenza del Leccio, della Roverella, la Sughera, l’Agrifoglio, il Rovere, il Faggio, l’Abete. Il territorio ospita anche una notevole varietà di funghi, tra cui i Funghi di Ferla, che si raccolgono in autunno fino ai 700-800 metri, il pregiato e raro Basilisco, che si trova a maggio-giugno, e un porcino, il Boletus aestivalis, apprezzato per il suo profumo che conserva anche dopo l'essiccamento. La fauna un tempo ricca, come testimoniano anche i riferimenti topografici (Pizzo Daino, Monte Cervi, Pizzo dell'Aquila) oggi non annovera più il cinghiale, il cervo, il lupo. Sono ancora presenti, però, la volpe, il daino, la donnola, il coniglio selvatico, l'istrice, la lepre, la martora, il gheppio, la poiana, la civetta, il barbagianni, l'aquila reale e l'aquila del Bonelli. Tra gli insetti, alcuni endemici, una farfalla che è esclusiva di alcune zone delle Madonie: la Parnassio Apollo di Sicilia.