Turismo

Grotta Mangiapane, le curiosità del luogo dove il tempo si è fermato

La Grotta Mangiapane fu frequentata a fasi alterne fin dalla preistoria.

Oltre ad essere un sito preistorico, la Grotta Mangiapane è anche nota per essere la sede di un paesino che si dice sia rimasto intatto negli ultimi 70 anni. Ed è forse questo aspetto che attira i turisti a visitare questo sito.

Una grotta preistorica

La Grotta Mangiapane si trova nella parte occidentale della Sicilia, nel comune di Custonaci, in provincia di Trapani. Lì ci sono nove grotte conosciute come Grotte di Scurati, dove sono state rinvenute testimonianze di abitanti preistorici dell’Isola.

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La Grotta Mangiapane è la più grande di questo gruppo di grotte. L’apertura è di circa 80 metri, mentre il villaggio ‘bloccato nel tempo’ si estende per circa 70 metri.

La Grotta Mangiapane potrebbe essere stata abitata già 20mila anni fa (corrispondente al Paleolitico Superiore) o circa 10mila anni fa (corrispondente all’inizio del Mesolitico). Questa congettura si basa sulle pitture rupestri e sugli strumenti di pietra (sia di selce che di ossidiana) che sono stati trovati nella grotta.

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Sfortunatamente, i reperti archeologici del periodo preistorico della Grotta Mangiapane sembrano non essere stati ben documentati e si sa molto poco della grotta e dei suoi insediamenti umani durante questo periodo.

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La Grotta Mangiapane oggi

A differenza di altre parti della Sicilia, la Grotta Mangiapane non sembra essere stata un insediamento importante nei periodi storici successivi alla preistoria. Pare, infatti, che la Grotta Mangiapane non sia stata neanche occupata dopo la preistoria. Solo in tempi relativamente recenti, cioè nei primi anni del 1800, la Grotta Mangiapane è stata nuovamente popolata.

Fu la famiglia Mangiapane a stabilirsi in questa grotta in epoca più moderna, dando così il proprio nome all’area. Qui fu costruito un villaggio che è rimasto abitato per circa 150 anni, cioè fino alla metà del XX secolo. Dopodiché il posto fu nuovamente abbandonato.

Fortunatamente per il sito, però, un gruppo di appassionati volontari locali, dopo avere consultato i membri superstiti della famiglia Mangiapane, sono riusciti a preservare l’area. Quindi, ancora oggi si può vedere la piazza del Paese e, più all’interno, le case, così come furono lasciate negli anni 50 del secolo scorso.

La grotta funge ancora da piccola fattoria rurale (come testimoniano alcune oche in un pollaio) che produce cibo. Oltre a ciò, ogni anno la gente del posto tiene ancora diverse feste nella grotta. Una di queste è il presepe vivente che, naturalmente, si svolge nel periodo natalizio, durante il quale le vecche case vengono utilizzata per ricostruire gli antichi mestieri.

Infine, la Grotta Mangiapane è stata protagonista di un paio di scene dell’adattamento cinematografico per la TV del 1999 de Il ladro di merendine di Andrea Camilleri, il terzo romanzo (1966) scritto dal papà del commissario Montalbano.

Redazione