Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La nostra è in assoluto l’epoca in cui lo stress domina le vite umane. La routine quotidiana fatta di: ritmi serrati, il lavoro,impegni familari e gestione dei  figli è davvero difficile da gestire. Si va sempre di corsa e l'ansia insieme allo stress aumenta di giorno in giorno. Per questo molti di noi cercano di ritagliarsi qualche momento da dedicare al relax e alla cura personale. Massaggi, palestra, attività fisica all’aperto, brevi gite fuori porta: sono un toccasana sia per il fisico che per la nostra salute mentale. 

Ma non finisce qui perchè, a quanto pare, secondo un recente studio svedese, portato avanti per 12 anni su un campione di quasi 3 milioni e mezzo di persone, di età compresa tra i 40 e gli 80 anni, la migliore risposta allo stress e al rischio di malattie cardiache la si ritrova in un cane. Il risultato della ricerca non lascia alcun dubbio: i proprietari di cani, rispetto agli altri, corrono meno rischi di morire a causa di infarti e malattie cardiache. Per essere più precisi, il 23 percento di rischi in meno. 

Non è una novità che i cani e più in generale gli animali domestici (quindi anche i gatti) abbiano un effetto terapeutico, non solo negli adulti, ma anche ne bambini che ne traggono maggiore beneficio. Questo studio, infatti, è solo l’ultimo che conferma l'effetto benefico del cane sul suo padrone e più in generale su tutta la famiglia che lo possiede.

La rivista Plos One ha addirittura parlato del "Pet Factor" sottolineando soprattutto la capacità dei cani di renderci più socievoli e meno predisposti alla depressione.

 L'American Heart Association, invece, ha misurato lo  stress e la pressione sanguigna ai proprietari dei cani: col guinzaglio in mano si abbassano la pressione sanguigna e il battito cardiaco. Ovviamente, sono in ballo,  anche altri fattori, che vanno a favore del cane rispetto ad un più innocuo e immobile animale domestico come il pesce rosso. Tove Fall è un’epidemiologa e autrice che si è occupata in prima linea di quest'ultimo studio e alla rivista Guardian ha affermato di aver fatto del proprio meglio per tenere conto di eventuali differenze nell'educazione, nella cattiva salute e negli stili di vita esistenti tra chi ha e chi non ha un cane. 

Lo studio ha anche messo in evidenza come l’impatto di un cane nella vita di un uomo è ancora più positivo sulle persone che vivono da sole. I cani, infatti, ti incoraggiano a uscire, a camminare, forniscono supporto sociale e rendono la vita più significativa. Se hai un cane, interagisci di più con altre persone.

Lo studio, infine,  ha fatto emergere che non tutti i cani si comportano allo stesso modo. Un cane di taglia piccola ad esempio potrà anche essere carino ma non avrà un grande effetto sulla salute del suo padrone. Meglio, invece, un pointer, un bracco, un retriever o un labrador.