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Da: https://itergustando.wordpress.com01

Lo scorso anno mi trovai ad indagare, intervistando un testimone, sugli inspiegabili fatti che ebbero come inconsapevoli protagonisti gli abitanti di questo splendido paesino.

Ecco il resoconto…

Canneto di Caronia, sulla costa del Tirreno tra Messina e Palermo. Tranquillo borgo sul mare con una spiaggia rocciosa  meta di bagnanti durante la bella stagione. Poche case, un solo hotel con annesso ristorante.

Poco prima di arrivare a Canneto di Caronia eravamo sui monti Nebrodi, con partenza da Castiglione di Sicilia via Randazzo. Sui Nebrodi un paesaggio quasi alpino, molti i ristoranti e gli agriturismi per la strada, maiali neri e mucche in libertà.

Poi arriva dirompente il mare con la splendida vista sulla costa. Direzione Caronia, poi Canneto di Caronia.

Ma perché proprio in quel bel paesino quasi anonimo?

Perché la tranquillità e la bellezza di Canneto di Caronia sono state sconvolte nel dicembre 2003 da accadimenti molto strani che hanno portato il borgo alla ribalta internazionale.

Incendi inspiegabili, strane luci, avvistamenti nei cieli e altro ancora. I fenomeni non sono del tutto cessati oggi perché gli allarmi antifumo nelle case continuano a suonare senza motivo e alcune auto si mettono in moto da sole.

Prima di incontrare il testimone che molto gentilmente ci ha concesso un’intervista un salto in Municipio a Caronia per parlare con il Sindaco che ci illustra brevemente la situazione, ci fa una mappa delle case del paese interessate dagli strani fenomeni e telefona al nostro testimone per anticipare l’incontro.

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Il nostro testimone, la persona che ci racconta che cosa è successo di tanto strano da far accorrere mass media nazionali ed internazionali, enti governativi, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Marina Militare, è Nino Pezzino assessore comunale e titolare di un’agenzia di assicurazioni.

Nino Pezzino

Nino Pezzino

Pezzino non solo è il primo testimone diretto, fu la sua casa ad incendiarsi per prima, ma è anche il promotore del comitato dei cittadini creato per far fronte a quella inquietante situazione.

Nino ci accoglie in una splendida veranda, di fronte alla sua casa, con vista mare; un piccolo paradiso un’oasi di tranquillità…forse…

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“Iniziò tutto – racconta Nino – nel dicembre 2003 con un incendio all’impianto elettrico. Per ovviare all’inconveniente abbiamo tolto tutti i fili elettrici ma i fenomeni continuavano concentrandosi su tutti gli oggetti metallici presenti in casa anche sui tubi dell’impianto dell’acqua che presentavano rotture con fori che sembravano creati da un laser. Poi le auto si aprivano e chiudevano da sole. Ancora incendi che coinvolgevano le case all’interno. In assenza di corrente elettrica l’acqua del boiler era lo stesso bollente. Tutti i fenomeni, inizialmente, si verificavano nel pomeriggio fino alle 22, poi a qualsiasi ora del giorno e della notte”.

Prima di arrivare vicino alle case interessate dai fenomeni, notiamo dalla terrazza del ristorante, la linea ferroviaria che passa a ridosso delle abitazioni. La prima cosa che viene in mente è quella di pensare ad un nesso tra la linea ad alta tensione e gli incendi.

“Vivo qui da cinquant anni – risponde Nino Pezzino – la ferrovia c’è sempre stata e non hanno mai fatto nessun lavoro. Ovviamente anche a noi è venuta in mente questa ipotesi e abbiamo fatto fare dei controlli ai tecnici delle Ferrovie di Stato. Sotto la supervisione della Procura, i tecnici hanno provato a collegare un cavo ai binari e buttarlo a mare. Non è successo nulla. Anche staccando la sottostazione e mettendo in corto circuito i cavi con i binari, i fenomeni proseguivano”.

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Dopo il verificarsi di incendi all’interno delle abitazioni, materassi che prendevano fuoco dall’interno, televisori che si scioglievano, un rotolo di carta igienica che bruciava nell’acqua (fenomeno testimoniato da un Capitano dei Carabinieri) l’attenzione si focalizza sempre di più su Canneto di Caronia e tra gli abitanti del luogo, alcuni dicono di aver visto strane luci in cielo e di aver osservato e fotografato dischi volanti.

“A me – sottolinea Pezzino – non è mai capitato di vedere Ufo ma cose strane ne capitavano. Per esempio un elicottero della Protezione Civile è decollato ed è dovuto riatterrare per un inconsueto incidente ad una pala dell’elica che risultava squarciata come una lattina schiacciata. Poi mi è rimasto impresso il caso di un ufficiale di una nave oceanografica che stava indagando sui fenomeni il quale è morto poi in missione su un elicottero in Afghanistan. Forse un caso, forse no, fatto sta che aveva dato delle indicazioni molto interessanti…”

I fenomeni più prepotenti si verificano a Canneto di Caronia a cavallo tra dicembre 2003 e settembre 2004 e non riguardano solo gli oggetti.

“In quel periodo – ricorda Nino – avevo addosso una carica incredibile e non avevo mai sonno.  Da quando iniziarono i fenomeni, su quaranta persone che abitavano in paese, almeno otto si sono ammalati chi di leucemia, chi di Sla, chi di tumore e io stesso purtroppo mi sono ammalato di un brutto male. Un ragazzo dell’Enel, un tecnico che è stato qui per un parecchi giorni ad indagare, si è ammalato di un tumore alla testa. Gli animali in quel periodo si comportavano in modo strano, i cani erano irrequieti, uno sembrava impazzito e un mattino sulla spiaggia si erano arenati una quantità impressionante di crostacei”.

Molte ipotesi si sono fatte, molti esperti (veri e sedicenti) si sono avvicendati a Canneto di Caronia. Come ci spiega Nino Pezzino era come se il paese si trovasse avvolto in un campo elettromagnetico con effetto microonde e alcune voci parlavano di un sommergibile americano in navigazione nelle acque davanti al paese e di una zona d’ombra radar proprio in questo tratto di costa.

C’è anche chi ha avuto il coraggio di ipotizzare che gli abitanti di Canneto di Caronia abbiano architettato una messa in scena per attirare l’attenzione…

Sì certo…come no… a proposito Nino Pezzino ci dice “Per mesi siamo stati al buio, il valore commerciale della casa è colato a picco e il risarcimento per i danni che abbiamo subito è arrivato, parziale, dopo tanto tempo…”

Ipotesi, supposizioni, studi, ricerche, ma Nino, di tutto questo, cosa ne pensa?

“L’idea che mi sono fatto è che qualcuno abbia testato su Canneto di Caronia un’arma non convenzionale…”.

Dopo settembre 2004 la situazione si è calmata e stabilizzata. Anche se ad oggi gli allarmi antifumo installati all’interno delle abitazioni scattano ancora senza nessun motivo, in assenza di fumo.

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“Gli allarmi – spiega Pezzino – che abbiamo installato in casa sono costruiti in Germania e sono testati con i campi elettromagnetici. A Canneto il campo elettromagnetico non è alto ma periodicamente ci sono dei picchi improvvisi. Movimenti magmatici sotto terra o sotto il mare oppure masse di minerali magnetici? I rilievi fatti dagli esperti hanno escluso queste possibilità”.

Lasciamo Canneto di Caronia e ci dirigiamo verso Messina…

Un grazie ad Angelo Scuderi per il supporto logistico e per i contatti sul luogo.