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Immigrazione, “Rischiamo di diventare lager”: l’allarme di Sicilia Nazione

Dura presa di posizione del movimento politico Sicilia Nazione sul fenomeno dell'immigrazione nell'isola. Il comitato nazionale formato da  da Gaetano Armao, Massimo Costa, Salvatore Musumeci e Rino Piscitello spiega come l'Italia sta per abbandonare a se stessa la Sicilia su questo importante fronte. E poi fa delle sane proposte. Nella nota si legge: 

Come avevamo previsto i centri di identificazione per immigrati sono quasi tutti previsti in Sicilia (5 su 6): Lampedusa, Porto Empedocle, Pozzallo, Trapani, Augusta e (unico fuori dalla Sicilia) Taranto.

Serviranno ufficialmente per identificare, registrare e rilevare le impronte digitali, ma di fatto lasceranno gli immigrati in Sicilia e ci trasformeranno in un gigantesco campo di concentramento per quelli che è previsto vengano rimpatriati e che mai nessuno rimpatrierà.

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Si tratta di un’operazione devastante per la Sicilia della quale le fonti di governo, a partire dal Ministro Alfano, oggi parlano come se fosse una cosa naturale.

Vogliamo dirlo con chiarezza: la Sicilia ha già dato e continua a ospitare migliaia di immigrati dei quali non si conosce il destino. I centri di prima identificazione, i cosiddetti “Hotspot”, vadano a sistemarli nelle altre regioni d’Italia. Si estragga a sorte dove installarli.

I siciliani, popolo ospitale da sempre, sono e saranno disponibili a ospitare immigrati (facendo ulteriori sacrifici) ma soltanto nella stessa identica percentuale di tutte le altre regioni italiane.

In caso contrario ogni azione tesa a impedire in tutti i modi l’installazione di questi centri troverà la solidarietà di Sicilia Nazione e dei suoi attivisti.

Fausto Rossi