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India, marito gay pretende la dote e la sevizia: donna si suicida. Una giovane donna di 30 anni, che operava come medico nel più grande ospedale di New Delhi, si è suicidata a causa delle sevizie del marito gay che pur non avendo mai consumato il matrimonio continuava a pretendere la dote. Lo riferisce oggi in prima pagina The Times of India. La donna, Priya Vedi, è stata trovata ieri in una pozza di sangue, con le vene dei polsi tagliate, in un hotel della capitale dove si era rifugiata dopo l'ennesima lite coniugale.

Poche ore prima di suicidarsi, ha lasciato un post su Facebook in cui accusava il marito di averla tradita con degli uomini. La polizia ha trovato anche una lettera accanto al corpo in cui rivelava di essere stata vittima di violenze da parte del marito e dei suoi familiari perchè le chiedevano la dote. L'uomo, Kamal Vedi, anche lui medico specializzato in dermatologia e malattie veneree, è stato arrestato. "In cinque anni di matrimonio – ha scritto Priya – sono stata solo una moglie di comodo".

Le nozze erano state combinate dalla famiglie, come consuetudine in India. La donna aveva lasciato l'abitazione sabato scorso con la scusa di un'emergenza all'ospedale dove lavorava. Aveva appena scoperto di essere stata tradita dopo aver trovato un falso indirizzo email che il marito usava per chattare con i suoi amici gay e vedere film porno.