La Rai rottama “Ballarò” dopo 14 anni: la polemica di Massimo Giannini

Si è chiusa con 1.479.000 spettatori, pari al 7.61% di share, l'avventura di "Ballarò", che con la puntata di ieri ha messo fine alla sua storia. Il programma di Rai 3, ideato e condotto per 12 anni da Giovanni Floris per poi passare due anni fa nelle mani di Massimo Giannini, non andrà più in onda a partire dalla prossima stagione.

La notizia era già nota da tempo, visto che la neo-direttrice di Rai 3 Daria Bignardi aveva fatto presagire una rivoluzione del modello di talk show a partire dalla prossima stagione. "Ballarò" si è trasformato negli ultimi anni nel simbolo della crisi di un genere televisivo, incapace di rinnovarsi e di far fronte a una crisi di interesse nei confronti del mondo della politica che coincideva con un inatteso proliferare di contenuti dedicati alla politica e all'attualità.

Il cambio di guardia con l'arrivo dell'ex vicedirettore di "Repubblica" non è servito, anzi: al contrario pare aver peggiorato la situazione, almeno nei termini del gradimento che la politica di palazzo riservava al talk show di Rai 3. Con un po' di amarezza Giannini ha aperto con parole decise l'ultima puntata: "Ballarò dopo tanti anni chiude, siamo stati rottamati anche noi. Abbiamo fatto scelte giuste e scelte sbagliate. Ma siamo stati di parte, sempre dalla parte del pubblico che ci ha seguito e non del palazzo. Siamo stati onesti e abbiamo dato fastidio. Abbiamo provato a fare informazione libera, anche all'interno del servizio pubblico dove spesso si cerca di allungare le mani".

 

 

Fausto Rossi