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L’attrice Alessandra Mastronardi si racconta

"Se ho ricevuto proposte indecenti? Mai, non sono una persona sprovveduta. Da donna annusi molto prima quando una situazione può finire male e quindi la eviti. Una famiglia alle spalle aiuta". Anche da queste parole si capisce che Alessandra Mastronardi, oggi 31enne, è cresciuta parecchio. L'Eva dei Cesaroni, in una bellissima intervista al "Corriere della Sera", dice: "Da donna ho sempre avuto un orologio biologico che ticchettava. Mi sento portata per la famiglia, ma il matrimonio è un’idea in evoluzione. Prima era l’abito bianco, il sogno di ogni bambina, oggi è un’unione. Con Liam stiamo insieme da 6 anni. E la cosa che mi spaventa di più è vivere soli in coppia". Liam è l'attore irlandese McMahon.

"Sono molto riservata, passo dalla spavalderia alla timidezza in un secondo". Racconta che il più bel complimento l’ha ricevuto da Woody Allen durante le riprese di "To Rome With Love": "Ero molto nervosa perché lui ha un rapporto particolare con gli attori, non dà tante indicazioni. 'Va tutto bene, devo cambiare qualcosa?', gli chiesi. 'Non ti preoccupare – rispose – se non ti dico nulla… Se ti ho scelto per me hai già vinto'. È un’iniezione di fiducia nel tuo lavoro. Da lì mi fidai del mio istinto". E sempre in quell’occasione Alec Baldwin la portò alla sua agenzia, la Creative Artists Agency, a Los Angeles, la stessa che rappresenta George Clooney, Nicole Kidman, Helen Mirren.

Alessandra si sente attrice per caso. "Avevo 12 anni. Ero al mare e un agente per bambini mi chiese se volevo fare delle foto. Era la metà degli Anni ‘90 e in televisione c’erano tante serie per famiglie". Quando ha avvertito di avercela fatta? "Non l’ho ancora capito. Ho cominciato a interpretare Eva dei Cesaroni a 19 anni, ma non avevo il coraggio di ammetterlo… Fino ai 23 sulla carta di identità ho scritto 'studentessa'. È stato un produttore che ora non c’è più, Carlo Bixio, a dirmi: 'Credo che tu possa fare della tua passione un lavoro'. Sono autodidatta. Non ho fatto la scuola di cinema né il Centro sperimentale a Roma. Ho cominciato a lavorare subito, sono assolutamente figlia del set. La difficoltà più grande? Il giudizio. Credo che sia quello che fa più male nel nostro mestiere. La critica viene traslata e tutti gli attacchi diventano personali".

Brucia ancora il commento acido di una persona della produzione. "Mi disse: 'Gli attori della tv non possono fare cinema perché il pubblico non paga quel che vede gratis'. Sottolineava una filosofia lavorativa che per fortuna con il web è un po’ cambiata". La chiacchierata prosegue: "Oggi ci sono buone parti per le donne, ma sono ancora poche. Quello femminile è un problema che va oltreoceano se si pensa che in America, e parliamo dell’industria del cinema, si sta ancora discutendo sulla disparità di salario. Però in Italia al momento ci sono registe bravissime a raccontare le donne, come Valeria Golino e Francesca Archibugi". Si definisce 'un po’ lunatica' e 'salutista a tratti'. Le piace l’espressione 'Take your time' (prendi il tuo tempo). Fa yoga? "In mondo incostante. Vado a mood, sono dell’acquario. Non sono vegetariana, ma sono animalista".

 

 

Fausto Rossi