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PALERMO – Da sei mesi, da quando la madre è morta deceduta, Alessandra Ballarò aveva iniziato a vivere con un "senso di vuoto profondo" e non era più riuscita a trovare il conforto. Quando ha visto uno dei suoi vicini colpire con uno schiaffo al volto il padre, malato e in attesa di un trapianto di fegato, ha perso il controllo. Accecata dalla rabbia, ha impugnato la pistola e ha aperto il fuoco.

Questo è quanto raccontato agli investigatori da Alessadra Ballarò, che sabato scorso all'Arenella ha ucciso Leonardo Bua (37 anni) e ferito gravemente il fratello Giuseppe di 40 (leggi qui). Una delle giovani nipoti di Leonardo ha affidato a un post su Facebook le sue sensazioni e il suo stato d’animo, pubblicandolo proprio sulla bacheca dell’omicida che definiva "una di famiglia". A chi scrive ad Alessandra Ballarò che già si sente la sua assenza, la giovane Bua risponde: "Ha rovinato tre famiglie. Ti volevo bene veramente, per te stravedevo. Appena ti vedevo ero la prima a saltarti di sopra e dopo che ho ricevuto? Solo dolore, lacrime e un vuoto che mai nessuno potrà riempire. Brava, ti faccio i miei complimenti".

Le tensioni fra di loro sarebbero iniziate tempo fa, quando i Ballarò avrebbero venduto ai Bua un’abitazione al secondo piano. Proprio l'affare sarebbe alla base dell'acredine tra i due nuclei familiari vicini culminato con la sparatoria dello scorso sabato. Alcune telecamere presenti nella zona hanno ripreso tutta la scena, fornendo agli investigatori delle prove schiaccianti.