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Mangiare velocemente fa male al cuore, ma non solo: si può infatti associare a rischio di sovrappeso, pressione alta e fattori di rischio cuore come glicemia alta a digiuno (una condizione che può sfociare nel diabete) e colesterolo e trigliceridi in eccesso nel sangue. A rivelarlo, una ricerca giapponese che ha coinvolto 642 uomini e 441 donne di età media di 51 anni, tutti sani all'inizio dello studio.

Il campione è stato diviso in tre gruppi: uno era solito mangiare velocemente, uno con velocità normale, uno lentamente. Dopo cinque anni di osservazione, quelli che trangugiavano il cibo sono risultati più ngrassati, con girovita più largo, e con glicemia alta rispetto a coloro che tendenzialmente mangiavano normalmente o addirittura piano.

Chi ha fretta a tavola, inoltre, ha un rischio maggiore di sviluppare sindome metabolica, cioè di presentare, dopo i cinque anni di osservazione, due o più fattori di rischio per il cuore.