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Marco Giallini e il dolore per la morte della moglie

In un'intervista a "Vanity Fair", Marco Giallini si confessa. L'attore compie 55 anni e li festeggia con un film in uscita, 'Io sono tempesta' di Daniele Lucchetti. Attore da commedia all’italiana, racconta i suoi primi passi nel mondo del cinema: "Una carriera partita tardi", spiega, per la vergogna ad affrontare i provini.

Gli amici gli hanno affibbiato il soprannome 'dottor Divago' perché inizia un discorso, lo apre, si entusiasma, non lo chiude, poi cambia argomento. Curioso e affamato di vita, ha fatto mille mestieri: scaricatore, imbianchino, addetto alle consegne. Ha fatto centro conoscendo Loredana: "La madre dei miei figli, la donna con cui sono stato 30 anni e che, dopo essersi sentita male, se ne è andata dalla mattina al pomeriggio senza che io le abbia potuto dire neanche ciao".

"La sua morte nel 2011 è un evento che né io né i miei figli abbiamo mai metabolizzato. Non ne abbiamo mai parlato. Non siamo mai andati al cimitero insieme, anzi, in 7 anni, al cimitero sono andato due volte in tutto. Le fotografie le ho a casa, ma non le guardo, non è roba per me perché lei è ovunque, nei ricordi, nelle stanze, nei viaggi a Barcellona che non farò più", racconta Marco Giallini.

Fausto Rossi